La Disney e il “copyright infinito” 26/09/2006
Posted by Antonio Genna in Animazione, Fumetti.trackback
La grafica qui a fianco (realizzata sotto licenza Creative Commons da David Goodger, disponibile anche sotto forma di sticker acquistabili su BumperActive.com) esprime bene il concetto: alla Disney piacerebbe un copyright infinito per le sue creazioni.
In molti si chiedono quando Topolino diventerà un personaggio di pubblico dominio. La risposta è mai, dato che il personaggio di Topolino (Mickey Mouse) è un marchio registrato, ed i marchi registrati rimangono proprietari finchè restano in produzione ed in commercio. La domanda più appropriata che riguarda i copyright Disney è relativa ai vecchi cartoni animati di Topolino, realizzati negli anni 1920/30: quando diventeranno di dominio pubblico?
Il problema si è posto in merito al primo cortometraggio di Topolino, “Steambot Willie”, del 1928: il corto è stato più volte vicino ad entrare nella zona del pubblico dominio negli Stati Uniti, ed in ogni occasione la durata del copyright negli Stati Uniti è stata estesa (analogamente all’estensioni delle convenzioni internazionali sul copyright): dopo il “Copyright Term Extension Act” del 1998, adesso la durata del copyright negli USA è pari a 95 anni. Il copyright statunitense di “Steambot Willie” sarà valido fino al 2023, salvo eventuali ulteriori cambiamenti nella legislazione, ma il cortometraggio è già diventato di pubblico dominio in alcuni Paesi del mondo con diversa legislazione come Australia, Canada e Russia.
Il vero punto è che il caso Disney è abbastanza unico, dato che è difficile capire a chi appartenga ormai la maggior parte dei lungometraggi e cortometraggi realizzati all’epoca di “Steambot Willie”, ovvero ben 78 anni fa…
(via BoingBoing)
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