Cinema – Notes from Venice – Parte 5 di 5 13/10/2006
Posted by Antonio Genna in Articoli, Cinema e TV, Festival, Film.trackback
Si conclude il resoconto della 63a Mostra del Cinema di Venezia scritto dal mio amico Michele Sottile in occasione della sua permanenza per una settimana nella città lagunare un mese fa.
Qui di seguito trovate la parte 1, la parte 2, la parte 3 e la parte 4, per chi le avesse perse. Di alcuni dei film citati ho già parlato nello spazio Cinema futuro del blog.
8 settembre 2006
E’ nell’ultima giornata che finalmente arriva il capolavoro tanto atteso. Ebbene sì, “Nuovomondo”, del regista rivelazione Emanuele Crialese (“Respiro”), si candida a tutti gli effetti come uno dei grandi favoriti al Leone d’Oro. I critici più maliziosi ne individueranno certamente imperfezioni e nei, ma personalmente credo si tratti di un gran bel film. La sua forza sta proprio nella sua ingenuità e semplicità, punti di forza anche dei personaggi rappresentati. Ambientato agli inizi del novecento il film racconta del viaggio della famiglia Mancuso, emigranti siciliani, verso gli Stati Uniti, terra dove, dicono, la natura offra frutti di innaturale grandezza e scorrano fiumi di latte. Alla famiglia si unisce una elegante borghese (una ambigua Charlotte Gainsbourg) in cerca di protezione. Film realistico e sognante allo stesso tempo, riesce nella diffide impresa di commuovere e far sorridere non mancando di far riflettere. Alternando toni drammatici e comici, la sensibilità del regista riesce a far emergere il contrasto tra il nuovo e vecchio mondo (qui rappresentato dal personaggio della nonna), tra l’ingenuità della famiglia siciliana e la sterile burocrazia americana (gli immigrati vengono sottoposti a test psico-fisici prima di essere ammessi nel “nuovo mondo”). Spero vivamente nella sua vittoria.
A seguire assisto al bell’affresco del Giappone di inizio Novecento con il film “Mushishi” di K.Otomo (“Akira”). Storia di un “mushishi”, appunto, ovvero di colui che protegge gli uomini dai “mushi”, esseri che vivono in simbiosi con l’uomo non sempre con effetti benefici. Il film, visivamente accattivante, presenta spunti interessanti che si perdono, purtroppo, in una eccessiva lunghezza, e mancanza di coesione nella trama.
Nulla in confronto al film successivo “Belle toujours” del maestro Manuel de Oliveira. Con il rischio di essere linciato dalla critica professionista, che lo ha osannato, mi prendo le mie responsabilità nel dire che si tratta di un film pretenzioso, noioso e soprattutto inutile. Se a qualcuno interessa vedere interminabili sequenze a camera fissa di persone che cenano senza dirsi nulla può già prenotare il biglietto. Sebbene egregiamente fotografato e interpretato, il film porta a interrogarmi sulla sua effettiva necessità, trattandosi di una sorta di sequel, forse meglio dire omaggio, a “Bella di giorno” di Bunuel.
9 settembre 2006
Si conclude così la 63a edizione di una mostra tutto sommato soddisfacente per la qualità dei film presentati che avrebbe forse meritato un po’ più di supporto da parte di Hollywood (parliamoci chiaro, il pubblico viene per vedere gli attori hollywoodiani!!). Nonostante ho mancato la visione di “The Queen”, dato tra i favoriti, facciamo caldamente il tifo per il film di Crialese che mi ha letteralmente rubato il cuore.
E con questo è tutto, si spera di tornare per Venezia 64.
Ringrazio Michele per il suo “diario di bordo” (a proposito, per chi se lo fosse chiesto: il titolo “Notes from Venice” da lui scelto è una citazione del libro “Notes from My Travels” dell’attrice Angelina Jolie)… in chiusura un paio di scatti dal famigerato “muro del pianto”, dove chi voleva poteva lasciare la sua spietata critica ai film visti nel corso della Mostra.
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