Cinema futuro (370): “Once (Una volta)” 26/05/2008
Posted by Antonio Genna in Cinema e TV, Cinema futuro, Video e trailer.trackback
“Once (Una volta)”
Uscita in Italia: 30 maggio 2008
Distribuzione: Sacher
Titolo originale: “Once”
Genere: drammatico / musicale
Regia: John Carney
Sceneggiatura: John Carney
Musiche: Glen Hansard, Markéta Irglová
Uscita in Irlanda: 23 marzo 2007
Sito web ufficiale (Irlanda): cliccate qui
Cast: Glen Hansard, Markéta Irglová, Geoff Minogue, Gerry Hendrick, Alaistair Foley, Hugh Walsh, Bill Hodnett, Danuse Ktrestova, Marcella Plunkett
La trama in breve…
Lui, senza un vero lavoro e lasciato da poco dalla fidanzata, sogna di poter incidere le sue canzoni e pubblicare il suo primo album. Lei, una ragazza dell’Est Europa, lavora come donna delle pulizie, ma vorrebbe ricominciare a suonare il pianoforte come faceva nel suo Paese. Incontratisi per caso per le vie di Dublino, dove lui si guadagna da vivere suonando, trovano nella musica la passione comune che li fa innamorare e decidono di fondare un gruppo per realizzare i loro desideri e dare una svolta alle loro vite.
Il film ha vinto un premio Oscar 2008 per la miglior canzone originale (“Falling Slowly” — nusica e testo di Glen Hansard e Marketa Irglova).
Il commento del regista: «La mia idea era quella di fare un film originale, quasi quanto un album visivo, ma con al centro una storia d’amore moderna e realistica. Siamo in un mondo in cui una canzone di tre minuti vale più di dieci pagine di dialogo; in cui i personaggi comunicano di più con l’arte della canzone che non parlando o vivendo i momenti narrativi e le situazioni drammatiche tipiche di una storia. Naturalmente, non sto dicendo che la vicenda non sia strutturata in tre atti; è solamente un po’ più obliqua rispetto a quella della maggior parte dei film di oggi. E le stesse canzoni sono la chiave per svelarla».
Trailer originale:
finalmente anche in italia esce questo film.era ora!
visto oggi pomeriggio. Uno dei più bei film in circolazione in questo momento. La colonna sonora ti entra dentro e non ti lascia per un bel po’.