E’ morto Gianfranco Funari 12/07/2008
Posted by Antonio Genna in Cinema e TV, In Memoriam, TV ITA.trackback
E’ morto questa mattina all’età di 76 anni all’ospedale San Raffaele di Milano, dove era ricoverato da cinque mesi per gravi problemi cardiaci e polmonari, l’autore e conduttore televisivo Gianfranco Funari, che era nato a Roma il 21 marzo 1932.
Nato a Roma da un padre vetturino, Gianfranco Funari ha lavorato come croupier a Saint Vincent e Hong Kong; dopo esser stato notato da Oreste Lionello, ha iniziato ad esibirsi nel cabaret, entrando alla fine degli anni 1960 anche allo storico Derby di Milano. In TV ha debuttato nel 1970 nel programma “La domenica è un’altra cosa”, ma il primo programma da lui scritto e condotto è stato “Torti in faccia” (1980). La stessa formula fu riutilizzata in quello che forse è rimasto il suo programma più celebre, “Aboccaperta” (RaiDue, 1984), in onda il venerdì in seconda serata.
In seguito Funari si è dedicato alla fascia mattutina, con “Mezzogiorno è” (RaiDue, 1987/90): l’esperienza si interruppe dopo un invito a La Malfa, non gradito ai vertici Rai. Funari passò allora su Italia 1, con “Mezzogiorno italiano” (1991), ma dopo alcuni contrasti con Silvio Berlusconi venne allontanato da Fininvest, a cui però tornò dopo un anno con alcuni programmi come “Funari News”, “Punto di svolta” e “L’originale” (Rete 4). Dopo un nuovo allontanamento, a causa della sua lingua tagliente e della serrata critica politica, Funari prova prima un esperimento locale, il programma “Zonafranca” trasmesso su 75 emittenti sparse per l’Italia; dopo una parentesi editoriale come direttore del quotidiano “L’Indipendente”, Funari passa a Odeon Tv con il programma “L’edicola di Funari” e la striscia pomeridiana “Funari Live”: Odeon Tv è rimasta la base del conduttore negli ultimi anni, che ha però avuto altre parentesi come le conduzioni del discusso “Napoli capitale” (RaiDue, 1996), del programma mattutino “A tu per tu” (Canale 5, 2000) e del poco visto “Apocalypse Show” (RaiUno, 2007), e numerose ospitate in programmi di Mentana, Bonolis e Chiambretti.
Funari amava definirsi “il giornalaio più famoso d’Italia”, e sarà sempre ricordato per la grande padronanza del mezzo televisivo e lo stile aggressivo che lo ha reso oggetto di critiche per tutta la sua esperienza televisiva.
MI dispiace molto . Era uno senza peli nella lingua.
R.I.P. Gianfranco…
ciao Gianfrà….tularuuuuu come dicevi tu.
Lasci un grande vuoto.
Giulia