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Edicola – “Le Scienze”, dicembre 2008 – “The Big Bounce” 24/11/2008

Posted by Antonio Genna in Le Scienze, Scienza e tecnologia.
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Vi presento di seguito copertina e principali contenuti del numero 484 del mese di dicembre 2008 del mensile “Le Scienze”, edizione italiana di “Scientific American”.
La rivista è pubblicata dal Gruppo Editoriale L’Espresso ed i
n vendita nelle edicole da lunedì prossimo 2 dicembre al prezzo di 3,90 €.

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I principali articoli di questo numero:

Nel numero di Le Scienze di dicembre:

The big bounce

Il nostro universo potrebbe non essere cominciato con il big bang ma con un big bounce, un grande rimbalzo, ovvero l’implosione di un universo precedente che ha poi scatenato un’esplosione. È quanto ipotizza una teoria quantistica che rivisita la teoria classica della gravitazione, suggerendo che la dimensione del cosmo oscilla da un minimo a un massimo, senza raggiungere la densità infinita caratteristica del big bang. In altre parole, questa nuova teoria afferma che l’universo non morirà mai.

Sul numero di Le Scienze di dicembre, inoltre:

Alla ricerca dell’intelligenza. Il quoziente intellettivo (QI) è facile da misurare e riflette qualcosa di reale. Tuttavia gli scienziati che cercano nei nostri geni i fattori dell’intelligenza stanno scoprendo che sono più elusivi del previsto.

Guerra&pace nello spazio. Collegati alla supremazia politico-militare, i programmi spaziali furono un elemento centrale della Guerra Fredda, sottolineandone le fasi di disgelo e quelle di tensione. Ecco una ricostruzione del percorso verso la cooperazione nello spazio tra Stati Uniti ed ex Unione Sovietica.

Il codice a barre della vita. Etichette basate sul DNA e ispirate ai codici a barre possono aiutare a identificare le specie con rapidità e in economia. Una tecnica che promette di rivoluzionare la nostra conoscenza della biodiversità della Terra.

Inoltre, con Le Scienze di dicembre, a richiesta al prezzo di 7,90 € aggiuntivi, il libro:

La fine del tempo
di Julian Barbour

Un saggio che arriva al cuore della fisica moderna, che solleva dubbi sul maggiore contributo di Einstein (il continuo dello spaziotempo) ma che propone anche una soluzione a uno dei più grandi paradossi della scienza contemporanea: la distanza tra la fisica classica e la fisica quantistica. Barbour sostiene che l’unificazione della relatività generale di Einstein con la meccanica quantistica può determinare la fine del tempo. Il tempo non avrà più un ruolo centrale nei fondamenti della fisica. In questo testo rivoluzionario si aprono squarci affascinanti sui misteri dell’universo: i mondi multipli, i viaggi nel tempo, l’immortalità e, soprattutto, l’illusione del moto.

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