TV – “Report” su RaiTre (3) – “Il grande inganno” 29/03/2009
Posted by Antonio Genna in Cinema e TV, Report - RaiTre, TV ITA.trackback
Questa sera alle ore 21.35 su RaiTre prosegue l’edizione primaverile di “Report”, il programma di inchieste ed approfondimenti condotto da Milena Gabanelli. La puntata sarà replicata sul canale satellitare RaiSat Extra (121 Sky) domani alle ore 10.00 e alle 21.00, giovedì alle 16.45 e venerdì alle 24.00.
Ecco il sommario della puntata di stasera, tratto dal sito web del programma: l’inchiesta “Il grande inganno” è stata curata da Michele Buono e Piero Riccardi.
Alla fine si tratta solo di riscaldare acqua per far girare delle turbine che devono produrre elettricità. Ma non è che è esagerato mettere in moto una reazione nucleare per fare l’acqua calda? E’ pericoloso? Conviene realmente? Si può fare diversamente? La Storia comincia nel 1953 e le intenzioni erano ottime: atomi per la pace – diceva Eisenhower – sottrarre l’atomo al controllo militare e usarlo per fare l’elettricità. Andò tutto bene per molti anni, poi successe quello che non doveva succedere: gli incidenti. Sellafield, Three Miles Islands, Chernobyl. E fu così che cominciò un lento declino del sistema. Nel 2002 l’ultima punta massima di produzione elettronucleare. Nel mondo i reattori sono 436: 8 in meno rispetto al 2002. Stanno invecchiando e nessuno si affretta a rimpiazzarli. Dal 1979 negli Usa non sono state più costruite centrali nucleari. Bush aveva promesso un rilancio dell’elettronucleare ma non se ne fece niente: l’investimento troppo rischioso per le banche e i soldi pubblici in giro ce ne sono pochi per via della crisi. Barak Obama taglia gli incentivi all’atomo e punta su rinnovabili e efficienza energetica. Stessa cosa fa la Germania dove una legge del 2002 stabilisce che non si costruiscono più centrali e i reattori esistenti man mano che giungono a fine vita si spengono. Intanto però si devono ancora fare i conti con le scorie. Di quanto costi poi il nucleare in termini di salute delle persone sembra meglio non parlarne. L’azione dell’Oms è blindata da un accordo del 1959 con L’AIEA (Organizzazione internazionale per l’energia atomica) che a sua volta dipende dal Consiglio di sicurezza dell’ Onu: in poche parole quello che sappiamo degli effetti del nucleare sulla nostra salute dipende dagli interessi dell’industria atomica. E la Francia con 58 reattori? Non è per niente indipendente per quanto riguarda l’energia e i problemi sul territorio sono tanti. Ma l’industria nucleare – francese, americana – è sempre in piedi e preme da tutte le parti per costruire. In Italia si sta parlando di rinascimento nucleare, ci siamo affidati ai francesi perche ci hanno detto che le loro centrali sono le più sicure, è vero? E poi quando saranno terminate la nostra bolletta elettrica sarà veramente più bassa?
A seguire torna lo spazio “Com’è andata a finire”, con un aggiornamento sull’inchiesta “I vicerè” dello scorso 15 marzo (ne avevo parlato qui): si torna a parlare di Catania, con gli ultimi sviluppi relativi all’inchiesta sul capoluogo siciliano.
Infine torna lo spazio “Goodnews”, con la consueta “buona notizia” della settimana, questa volta “W la cascina” di Roberto Manzone: ecco cosa succede a San Giuliano Milanese, l’ingresso sud di Milano, dato che un orto è trendy, si mangia roba fresca, si scaricano i nervi e la terra coltivata è più difficile da espropriare…
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