Edicola – “Le Scienze”, ottobre 2009 – “Mondi impossibili” 06/10/2009
Posted by Antonio Genna in Le Scienze, Scienza e tecnologia.trackback
Di seguito propongo copertina, principali contenuti ed allegati facoltativi del numero 494 – Ottobre 2009 del mensile “Le Scienze”, edizione italiana di “Scientific American”, in edicola dallo scorso 30 settembre.
La rivista è pubblicata dal Gruppo Editoriale L’Espresso ed in vendita al prezzo di 3,90 €.
I principali contenuti di questo numero:
Nel numero di «Le Scienze» di ottobre:
Decifrare l’universo
Il 2009 è stato dichiarato Anno internazionale dell’astronomia per celebrare i 400 anni dalle prime osservazioni della volta celeste con un telescopio a opera di Galileo Galilei. «Le Scienze» partecipa alle celebrazioni pubblicando sul numero di ottobre quattro articoli firmati da alcuni dei più autorevoli scienziati italiani che si occupano di astronomia, astrofisica e cosmologia. Dalle onde radio ai raggi gamma, i quattro articoli fanno il punto non solo su ciò che è stato scoperto dall’invenzione del telescopio ai giorni nostri, ma anche sull’incredibile evoluzione degli strumenti di osservazione e sul loro futuro. E sempre in occasione dell’anniversario galileiano, per la prima volta in edicola con «Le Scienze» un libro inedito in Italia: Il telescopio di Einstein, di Evalyn Gates, uno scorcio sulla caccia alle inafferrabili dominatrici dell’universo, ovvero materia ed energia oscura
Su numero di «Le Scienze» di ottobre inoltre:
Le sorprese della celiachia. Lo studio di una grave patologia di origine alimentare ha portato alla luce un processo che potrebbe essere alla base di molte malattie autoimmuni.
Il crepuscolodei Neanderthal. L’uomo di Neanderthal è la specie umana estinta che i paleoantropologi conoscono piùdi ogni altra. Ma la sua fine rimane un mistero, che diventa semprepiù strano e complesso.
Una chiave per la superconduttività ad alte temperature? La scoperta di composti del ferro superconduttori a 50 gradi sopra lozero assoluto ha ridatovigore alla ricerca dimigliori superconduttoriad alte temperaturee potrebbe fornire indizi per risolvere un vecchio mistero.
Inoltre, con Le Scienze di ottobre, a richiesta e a pagamento:
– il decimo ed ultimo DVD della collana “Menti matematiche”: “La matematica dei giocolieri”, in cui Allen Knutson illustra le diverse strategie studiate dalla matematica per far passare da una mano all’altra numeri diversi di palline.
Il matematico e giocoliere Allen Knutson è il protagonista del decimo e ultimo DVD della collana Menti Matematiche, allegato a richiesta con «Le Scienze» di ottobre. Oltre al mondo dei numeri (è professore associato all’Università della California a Berkeley), Knutson frequenta il mondo dei giocolieri, e con successo. Dal 1990 al 1995 è stato il detentore del record del mondo della International Jugglers’ Association nella specialità dei giocolieri in coppia con la palla, con un record di 12 palle (oggi è di 13). Non che gli siano mancate le soddisfazioni professionali, o meglio della sua professione principale, visto che nel 2005 ha vinto il prestigioso Levi L. Conant Prize assegnato dall’American Mathematical Society.
Seguendo la sua lezione magistrale dall’eloquente titolo La matematica dei giocolieri, tenuta nel 2008 al «Festival della matematica» di Roma, è difficile tracciare una netta linea di confine tra il suo talento di giocoliere e quello di scienziato. Perché la lezione di Knutson, tenuta rigorosamente in camicia e cravatta, e a piedi nudi, prevede sia un lato teorico, ovvero la trattazione delle diverse strategie con cui far passare da una mano all’altra numeri diversi di palline, sia un lato pratico, ovvero l’esecuzione da parte di Knutson degli esercizi appena illustrati. In fondo, la matematica è anche un gioco…
– il 30° volume della collana “Biblioteca delle Scienze”, “Il telescopio di Einstein” di Evalin Gates, anticipato nel sommario sopra.
Quattro secoli fa Galileo Galilei faceva le prime osservazioni con il suo nuovo cannocchiale, e pochi mesi più tardi dava alle stampe il Sidereus Nuncius. Le sue scoperte furono così rivoluzionarie che per celebrarle il 2009 è stato dichiarato Anno internazionale dell’astronomia.
Non potevamo certo mancare un appuntamento così importante. Perciò il numero di ottobre di «Le Scienze» sarà in buona parte dedicato all’astronomia di oggi e a quella di domani. E non solo a ciò che abbiamo imparato a proposito dello sterminato spazio che ci circonda e degli oggetti che lo abitano, ma anche all’evoluzione degli strumenti con cui lo studiamo, da terra e dallo spazio, e al modo in cui abbiamo imparato a «guardare» che cosa accade in bande di frequenza precluse alla nostra vista: dall’infrarosso all’ultravioletto, dai raggi X ai raggi gamma. Alcuni dei maggiori astrofisici italiani ci faranno da guida in un viaggio che attraverserà le conquiste della scienza per arrivare ai problemi ancora aperti in astronomia e in cosmologia e illustrarci in che modo ci stiamo attrezzando per venirne a capo.
Ma non è finita. Anche il libro che accompagnerà la rivista in edicola è dedicato all’astronomia. Inedito in Italia, Il telescopio di Einstein è lo splendido lavoro di Evalyn Gates, direttore aggiunto del Kavli Institute for Cosmological Physics di Chicago, un libro accolto con entusiasmo da scienziati e divulgatori del calibro di Neil deGrasse Tyson, Sean Carroll e Lawrence Krauss.
Oggi la cosmologia, esordisce l’autrice, sta attraversando una vera età dell’oro. Mai come in questo periodo siamo stati vicini a scoprire tutte le leggi che governano il cosmo, unificando la nostra visione dell’infinitamente piccolo e dell’infinitamente grande. E mai abbiamo avuto strumenti che ci permettessero di sondare lo spazio che ci circonda con tanta profondità e con tanto dettaglio. Eppure, come sanno gli appassionati, ci sono ancora parecchie cose che ci sfuggono. In particolare quelle due esotiche componenti del cosmo che chiamiamo materia oscura ed energia oscura. E che, a dirla tutta, non sono esattamente un fattore trascurabile, visto che la materia ordinaria costituisce a malapena il 5 per cento di tutto ciò che ci circonda.
Siamo immersi, dunque, in qualcosa che in millenni di osservazione è sfuggito alla nostra attenzione. E che nemmeno gli strumenti più raffinati riescono a cogliere. Per ora. A venirci incontro, spiega Evalyn Gates, potrebbe essere la natura stessa, mettendoci a disposizione il prezioso strumento che ha battezzato, appunto, «il telescopio di Einstein». Ovvero le lenti gravitazionali, il fenomeno previsto dalla teoria della relatività che grazie alla curvatura dello spazio intorno a oggetti di grande massa ci permette di vedere le immagini di ciò che è nascosto dietro di essi. Quando incontra, per esempio, una galassia di grande massa, la luce di una stella lontana viene deviata dal suo cammino, e l’immagine ci arriva distorta, ma ricca di informazioni che altrimenti non ci sarebbe dato conoscere.
Tra i massimi esperti mondiali di «tutto ciò che è oscuro» – dice di lei deGrasse Tyson – Evalyn Gates ricompone con metodo e con stile tutti i pezzi del puzzle cosmico, espone le più accreditate ipotesi sulle particelle che potrebbero costituire la materia oscura, analizza l’espansione dell’universo e la sua accelerazione, ci mostra l’impronta dell’energia oscura sulla ragnatela cosmica. E grazie alle splendide immagini catturate dai più potenti telescopi ci spiega come funzionano le lenti gravitazionali e che cosa stanno rivelando all’occhio esperto degli astronomi.
È davvero un momento d’oro per l’astronomia e la cosmologia, che negli anni a venire porterà a una nuova rivoluzione galileiana. «Non ne conosciamo ancora la natura – dice l’autrice – né sappiamo quanto ci allontanerà dalla nostra attuale concezione dell’universo, ma tutto fa pensare a qualcosa di profondamente diverso da ciò che abbiamo immaginato finora». E Il telescopio di Einstein ci fa gettare uno sguardo a questo futuro prossimo.
Commenti»
No comments yet — be the first.