Abbiamo visto cose… – (4) Lucca Comics & Games 2009 31/10/2009
Posted by Mario & Wendy in Abbiamo visto cose..., Articoli, Convention.trackback
Ogni ultima settimana di ottobre, la città di Lucca si trasforma e si riempie di folla, f
ollia e anche folletti, costumi, colori e musica ovunque, per quattro giorni di eventi che richiamano gente da tutta Italia e da tutto il mondo. E’ il Lucca Comics & Games, la più importante rassegna italiana dedicata ai fumetti, ai giochi e alla fantasia in tutte le sue forme.
Il Lucca Comics è qualcosa che si deve vivere, è un’evento che non si può descrivere o liquidare con qualche parola da manuale, non è solo una mostra, non è solo una serie di tendoni ed esposizioni, il Lucca Comics è una intera città che adotta migliaia di persone per qualche giorno, sono strade che si riempiono delle immaginazioni che vorremmo essere e che ci è concesso essere solo in quel momento, in quel posto. Non conosco altre città medievali dove per qualche giorno diventa completamente indifferente essere vestito da gatto, da strega, da supereroe, da gigante di pietra, da qualunque cosa si voglia essere, indossare una maschera, ed essere felici di essere riconosciuti in quell’alter ego, farsi scattare foto, mettersi in posa, recitare quella parte che sognamo da quando siamo bambini, da quando ci veniva detto che l’immaginazione era solo dei piccoli. A Lucca ci sono persone di tutte le età, appassionati di fantasia e arte dai 100 anni in giù, e non storca la bocca chi pensa che un fumetto o un manga o un videogioco non sia una forma d’arte, vuol dire che non ha mai visto un artista all’opera e che non ha mai visto una tela bianca diventare l’immagine di un sogno in pochi minuti.
Quest’anno ho deciso di andare a Lucca il primo giorno dei Comics, per avere l’occasione di guardare tutta la fiera con calma, nonostante il giorno ideale sia il sabato, il giorno dei cosplay, che risulta quindi essere il giorno di pienone, quello in cui non esistono più strade, ma solo fiumi umani che si snodano per tutta la città.
Gli stand sono allestiti nel centro storico di Lucca, cioè all’interno delle mura che la circondano, e per vederli tutti non basta un giorno, infatti pur essendo stata presente dall’apertura alla chiusura di giovedì, non sono riuscita a vedere il Japan Palace, con mio grande rammarico. Dopo essermi procurata il biglietto e il braccialetto che consente l’accesso a
tutti le aree della fiera, ero pronta a iniziare il giro, dovendo scegliere dal programma cosa vedere e cosa sacrificare per la mancanza di tempo.
Chi va al Lucca Comics ha due opzioni: non portare nè soldi nè bancomat nè carta di credito e resistere a tutte le tentazioni da cui è circondato, oppure fissarsi un budget di spesa e meditare attentamente su cosa comprare. E’ molto difficile che qualcuno arrivi a fine giornata senza aver speso un centesimo. E’ impossibile resistere davanti a quelle copertine patinate e ammiccanti, a quei tavoli coperti di giapponeserie di tutti i tipi, a quegli stand colmi di abiti e accessori che richiamano epoche di magia e draghi, agli scatoloni pieni di ricordi d’infanzia, a quelle teche che contengono ciò che mai spereremmo di vedere nel nostro salotto, come spade laser, pugnali elfici, bussole d’oro e bacchette di piume di fenice…
Non ci si può non fermare a sfogliare i raccoglitori di tavole originali acquerellate, riservate ai collezionisti e a chi se le può permettere, non si può non sognare di comprare quello splendido abito di broccato e quella coroncina di fiori, o il domino di velluto nero che con quella maschera bianca fa tanto Fantasma dell’Opera… Non si possono evitare quelle montagne di peluche, in cui sbucano Hello Kitty goth, adorabili maialini dal musino enorme, o animaletti che ci ricordano i tempi dei cartoni animati delle 4 del pomeriggio. E si può resistere alla tentazione di avere un libro con dedica dell’autore, che è lì, paziente a disegnare per tutti? No.
Uno dei motivi principali per andare al Lucca Comics è incontrare quelle persone che hanno messo su carta ciò che altri immaginano soltanto, gli autori e gli illustratori. Ogni anno sono presenti artisti del fumetto e del fantasy, che offrono performance dal vivo del loro talento.
Mi è impossibile elencare tutti coloro che hanno partecipato e stanno partecipando al Lucca Comics in questi giorni. Ho visto all’opera i 3 moschettieri dell’arte fantasy italiana (Luca Zontini, Lucio Parrillo e Daniele Orizio – nella foto qui sotto), ho portato a casa trionfante un’incredibile Batman di Simone Bianchi, e ho fatto felice qualcuno con un Don Zauker personalizzato di Daniele Caluri e Emiliano Pagani, ma questi sono solo un decimo degli artisti presenti, più o meno conosciuti dal
pubblico. Non bisogna dimenticare che insieme ai “grandi” del disegno, a Lucca vanno soprattutto coloro che stanno muovendo i primi passi nell’ambiente e che sperano di diventare presto special guest nell’area performance, e non vanno disdegnate le loro piccole opere, anzi è meglio chiedere di farsi fare un bel disegno anche da loro, finchè la fila è corta!
Altro punto di interesse dei Comics è il palco allestito per i concerti dal vivo. E’ situato sopra le mura della città e per arrivarci bisogna percorrere dei viali alberati, usuale percorso di jogging dei lucchesi, che non rinunciando a correre nemmeno in questi giorni, sembrano essere fuori posto nelle loro tute in mezzo a una folla di Joker, Uomini Ragno, Sailor Moon, Super Mario, Naruto, e vari altri personaggi di storie fantastiche.
Giovedì sera c’era poca gente sotto il palco, su cui è comparso all’improvviso un giapponese in smoking che con voce baritonale ha attaccato a cantare (in giapponese ovviamente) diverse sigle di famosi anime. All’inizio il pubblico era un po’ spiazzato, ma ha iniziato a entusiasmarsi quando sul palco è comparso un Uomo Tigre casereccio e il baritono ha abbandonato la giacca dello smoking per indossare uno sfavillante mantello argentato da wrestler, e c’è stata un’esaltazione totale alle prime note della sigla di Jeeg Robot, che molti conoscevano e hanno iniziato a cantare in coro, con enorme soddisfazione del baritono che saltava incoraggiando il pubblico. Alla fine ho scoperto che il cantante non era un giapponese qualunque, ma Yasutoshi Hosokawa, baritono di professione e anche di una certa importanza. Cose che possono accadere solo al Lucca Comics.
Domani è l’ultimo giorno di questo straordinario evento, e da dopodomani qualcuno già comincerà il conto alla rovescia per l’anno prossimo. I comics significano qualcosa di diverso per chiunque vi partecipi: un appuntamento imperdibile; un revival dell’infanzia o della gioventù passata; un motivo per ritrovarsi con amici lontani; un’occasione per comprare un mucchio di roba coloratissima ma inutile o costosissima e introvabile; una scusa per vestirsi da Gandalf e gridare “Tu non puoi passare!” senza che qualcuno dica basta; un buon posto per indossare quello strepitoso abito che potrebbe vincere la gara di cosplay; un luogo ideale dove fare gioco di ruolo serio; la possibilità di stringere la mano a un idolo e magari farsi una foto con lui; un modo come un altro per passare un weekend in Toscana. Io ci vado perchè credo nella fantasia, perchè credo nei mondi paralleli e nell’immaginazione dell’uomo, e finchè ci sarà ancora qualcuno che crede alle fate, le fate esisteranno.
Gwendolyn “Wendy” Giudetti
Foto di: Giorgio Giudetti (fornite in diretta durante la giornata di sabato)
Per le foto ufficiali in streaming del Lucca Comics & Games: http://www.flickr.com/photos/luccacomicsandgames
Wendy hai reso perfettamente l’idea di cosa sia il Lucca Comics. Ci sono stato Sabato e devo dire che, fatta eccezione per la moltitudine di gente, mi sono divertito un sacco. Un grazie a tutti i cosplayers che hanno avuto la pazienza infinita di mettersi in posa per l’intera giornata e agli organizzatori stessi visto che disagi evidenti non ci sono stati (nonostante in alcuni casi mi sentissi parte di un fiume umano fuori controllo, specialmente nel Japan Palace). Come hai detto tu, un giorno non basta per vedere tutto, ho dovuto fare diversi sacrifici e selezionare quello che mi premeva di più… Pazienza, il prossimo anno vedrò di organizzarmi per una trasferta di due giorni.
Una manifestazione davvero affascinante anche per chi non è un grande appassionato di fumetto. hai descritto stupendamente l’atmosfera e la fantasia che si vedono nelle vie http://www.trivago.it/lucca-45870/ricorrenzefestivals/lucca-comics-and-games-858201