Cinema futuro (864): “La bocca del lupo” 15/02/2010
Posted by Antonio Genna in Cinema e TV, Cinema futuro, Video e trailer.trackback

“La bocca del lupo”
Uscita in Italia: venerdì 19 febbraio 2010
Distribuzione: BIM
Titolo originale: “La bocca del lupo”
Genere: drammatico
Regia: Pietro Marcello
Sceneggiatura: Pietro Marcello
Musiche: ERA
Sito web ufficiale (Italia): cliccate qui
Cast: Vincenzo Motta, Mary Monaco
La trama in breve…
Un uomo torna a casa, dopo una lunga assenza. Scende al volo da un treno in una livida città portuale. L’attraversa cercando i luoghi di un tempo, ormai in dismissione, che affiorano alla memoria nel loro antico splendore. Nella piccola dimora nel ghetto della città vecchia, l’aspetta da anni una cena fredda e la compagna di una vita. Mary ed Enzo si sono aspettati e voluti sin dal tempo del loro incontro dietro le sbarre, quando ancora si mandavano messaggi muti, registrati su cassette nascoste.
Una casetta in campagna sopra la città e il suo mare, questo è il loro sogno, lontano dal tempo presente, sospeso in un altro tempo di semplice felicità. Ora e ancora, condividono il loro destino furtivo con i compagni degli abissi nel dedalo di Croce Bianca, via Pré, Sottoripa… nomi antichi di un posto non ancora moderno dove il Novecento s’è incagliato come una nave senza ancora.
Note di regia
Il film nasce da un’idea della Fondazione San Marcellino, gesuiti di Genova, che da anni assiste in diversi modi la comunità di senza tetto, emarginati, raminghi e indigenti della città. L’intento era di raccontare non tanto l’attività della Fondazione quanto il mondo a cui questa si rivolge, le persone e la città.
Prima del film non conoscevo bene Genova, gli unici ricordi o memoria erano i racconti di mio padre che come marittimo meridionale da lì si imbarcava, e per tutta la sua giovinezza Genova ha rappresentato la sua città ideale. Mi raccontava sempre di quanto era bella, delle tripperie – oggi scomparse – e del suo cielo, una città del nord che guarda a sud.
Io ho conosciuto un’altra Genova, ho vissuto in una zona, l’area dell’angiporto, dove – come nella maggioranza delle città del nord – sempre di più si estingue il tessuto sociale, dove la memoria è impressa nelle pietre di Sottoripa.
Ho provato a raccontare il presente attorno a me, quei residuali che vengono da un mondo passato, mentre la nostalgia del Novecento è rappresentata attraverso i repertori, filmini amatoriali e non, realizzati da genovesi di lunga generazione.
Il mio sguardo sul presente è quello di un forestiero che racconta ciò che vede dalla finestra, lo sguardo sul passato e sulla Grande Storia è rappresentato dai genovesi che silenziosamente sono riusciti a raccontarla attraverso l’oculare di una cinepresa.
Trailer italiano:
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Ogni tanto esce un prodotto del cinema italiano, degno di questo nome.
Lo guarderò.