Libri – Alain de Botton “Una settimana all’aeroporto” 16/06/2010
Posted by Antonio Genna in Libri.trackback
Nell’estate 2009 l’allora quarantenene scrittore svizzero Alain de Botton ha ricevuto una proposta abbastanza bizzarra: la BAA, azienda che gestisce lo scalo londinese di Heathrow, lo ha invitato a diventare il primo “scrittore residente” dell’aeroporto londinese, e gli ha chiesto di trasferirsi a vivere lì per una settimana, raccogliendo impressioni e testimonianze di vita quotidiana e rielaborandole in un libro, e concendendogli anche “il permesso esplicito di essere schietto sull’attività dell’azienda”. Da quell’esperienza è nato il volumetto “Una settimana all’aeroporto” (Ugo Guanda Editore; titolo originale “A Week at the Airport: a Heathrow Diary”, traduzione di Ada Arduini, fotografie di Richard Baker; 144 pagine, prezzo di copertina 13 €), a metà strada tra un taccuino di viaggio e un resoconto ironico sulla vita di ogni giorno in un affollatissimo scalo aeroportuale.
Per sette giorni de Botton gira tra terminal, piste di atterraggio e cucine, e chiacchiera con chiunque, dal sacerdote dell’aeroporto al lustrascarpe Dudley, imbattendosi in comitati di accoglienza per parenti ancora sconosciuti, amanti che si separano, tristi uomini d’affari, immigrati respinti dalle autorità doganali, studenti ghanesi in cerca di un futuro migliore, ed analizzando le code agli imbarchi e i saloni di bellezza, i sistemi di sicurezza e le lunghe file ai check-in: in modo arguto ed ironico, e con l’occhio di uno spettatore entusiasta, l’autore presenta un sorprendente racconto all’interno dei meandri della psiche umana, che parla delle affascinanti contraddizioni del mondo moderno e che vede il viaggio come possibilità di “apportare cambiamenti duraturi nelle nostre esistenze”.
Sembra affascinante, lo leggerò.
Grazie Antonio.