Libri – Massimo De Luca e Pino Frisoli “Sport in TV” 27/08/2010
Posted by Antonio Genna in Calcio, Libri, Sport.trackback
Domani riparte il campionato italiano di Serie A di calcio: nell’occasione vi segnalo l’interessante volume “Sport in TV – Storia e storie dalle origini a oggi” (Rai-Eri, 192 pagine, prezzo di copertina 16 €), scritto da Massimo De Luca, uno dei più popolari giornalisti sportivi italiani negli ultimi anni conduttore de “La domenica sportiva” di Rai 2, e Pino Frisoli, documentatore per Rai Sport e consulente di alcuni studi editoriali.
Il libro riprende e amplia i temi già trattati da Frisoli nel suo libro “La Tv per sport” di qualche anno fa, del quale si può considerare un’ideale prosecuzione.
Il volume è suddiviso in tre capitoli che affrontano in ordine cronologico l’evoluzione dello sport in TV, con tanti episodi curiosi, divertenti e spesso poco conosciuti scritti con il fondamentale contributo di Massimo De Luca, che approfondisce alcune di queste situazioni delle quali è stato protagonista diretto nelle sue esperienze televisive tra Rai e Mediaset.
Si parte dagli anni in bianco e nero, con gli inizi, la prima partita trasmessa in TV (Juventus-Milan), la nascita della “Domenica Sportiva”, le prime polemiche, la diretta dell’arrivo della Milano-Sanremo di ciclismo, i primi anticipi televisivi, l’approdo al cinema della TV sportiva con Italia-Brasile, la trasmissione in Eurovisione del Tour de France, l’Olimpiade di Roma, l’epopea del “Processo alla tappa” e la nascita dello storico “90° minuto” Rai. Si prosegue con l’avvento del colore e la fine del monopolio: la nascita della Tv svizzera italiana e di Capodistria, di Telemontecarlo con “Puntosport” e “Galagoal”, l’approdo in TV di “Tutto il calcio minuto per minuto”, l’arrivo del campionato a colori con Genoa-Torino, “Eurogol” con i gol delle coppe europee, il lancio della Rete Tre con la replica di Italia-Germania Ovest 4-3, la partenza del “Processo del lunedì” di Aldo Biscardi. Infine, il capitolo “Molte Tv, molto sport” propone tra l’altro il Mundialito in Uruguay trasmesso dalle reti di Berlusconi, l’irruzione di Tomba a Sanremo, la prima telecronaca muta (Jugoslavia-Italia), la diretta per le reti Fininvest, l’avvio dei fortunati programmi della Gialappa’s Band, il Giro d’Italia lascia la Rai, il campionato va sulla pay TV, il varietà calcistico “Quelli che il calcio…” da Fazio alla Ventura, la prima partita della Nazionale solo su Canale 5 (Ungheria-Italia), la partenza della pay-per-view, il ritorno della Serie A sulla Rai dopo la parentesi Mediaset, la suddivisione di Mondiali e Olimpiadi tra Rai e Sky. Il tutto arricchito da curiosità ed informazioni molto approfondite e di facile lettura per appassionati e non.
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