Cinema futuro (1.041): “Amore buio” 31/08/2010
Posted by Antonio Genna in Cinema e TV, Cinema futuro, Video e trailer.trackback

“Amore buio”
Uscita in Italia: venerdì 3 settembre 2010
Distribuzione: Fandango
Titolo originale: “Amore buio”
Genere: drammatico
Regia: Antonio Capuano
Sceneggiatura: Antonio Capuano
Musiche: Pasquale Catalano
Sito web ufficiale (Italia): nessuno
Cast: Irene De Angelis, Gabriele Agrio, Luisa Ranieri, Corso Salani, Valeria Golino, Anna Ammirati, Fabrizio Gifuni
La trama in breve…
Alla fine di una domenica di sole, mare, tuffi e pizza, quattro ragazzini, approfittano di Irene, anche lei adolescente. Uno di loro, Ciro, 16 anni, la mattina dopo va a denunciare sé e gli altri. Vengono condannati a due anni di reclusione. Quei due mondi, così opposti e diversi, finiranno coll’attrarsi, incontrarsi, fondersi. Irene e Ciro, da lontano (l’uno dal carcere di Nisida, e l’altra dalla casa meravigliosa dove vive con la famiglia in una delle zone belle della città), quasi senza accorgersene, lentamente cominceranno un irresistibile avvicinamento.
Note di regia
di Antonio Capuano
Quando ti appresti a realizzare un film, dopo averne tu stesso scritto, soggetto e sceneggiatura, sai (ti illudi?) come metterci mano. Lo hai ascoltato, ne conosci la voce. lo hai guardato. Spiato. Pesato. Dei personaggi riconosceresti in giro le facce, gli sguardi, gli occhi!. (Gli occhi!)
Sai come trattarlo, da quali angoli guarda la vita, che luce vuole.
Ecco, la luce. In questo progetto dovrebbe, per tutto il film, avere diciamo così, due facce.
Quando racconta Ciro e il suo mondo: colorata, accesa, febbrile, quasi bruciata. Estrema.
Quando invece c’è Irene e il suo mondo: pallida, pulita, fredda, quasi elegante.
Sai che è agevole realizzare ciò, perché sul set Ciro e Irene si incontreranno, quanto forse i loro mondi. Mai.
Questo è stato il preciso codice per tutti noi. Individuare, ognuno nel proprio campo, i segni dei due mondi, o meglio, le due facce. Quella proletaria, picaresca, di strada. E quella borghese, chiusa, privata, incomunicabile. Gli ambienti e gli abiti innanzitutto e, l’attenzione a quando i segni di queste due realtà, sgretolassero o magari tendessero verso l’altra.
Anche per scegliere i protagonisti ho seguito i due canali.
Ciro, l’ho cercato e trovato nelle scuole di periferia. Istituti professionali, dove i ragazzi dovrebbero imparare a diventare fotografi, cuochi, elettricisti. Irene nei licei della città. Specie in quelli classici. Ne ho visti e sentiti migliaia. La ricerca è durata un anno. Irene l’ho individuata abbastanza subito. Ciro no. Ho passato molte notti a pensare, guardare e riguardare gli ultimi provini. A tre giorni dall’inizio ho deciso.
Una sola volta si sono incontrati sul set. Si sono ignorati.
Lo sai ormai, che misurarsi con i giovanissimi alla prima prova è una specie di salto nel vuoto. Lo fai ancora una volta.
Ma hai sempre tenuto stretta Irene con la sinistra, mentre con l’altra stringevi Ciro. E viceversa.
Attraverso di me, io lo so, l’ho visto, si sono toccati e tenuti insieme.
Così vorrei fosse il film.
Il trailer italiano:
Trame ed altre informazioni sono tratte dal materiale stampa relativo al film.
Per consultare le uscite dell’ultimo week-end italiano visitate lo spazio “Al cinema…”, per gli incassi del box office, trailer e notizie dal mondo del cinema andate allo spazio settimanale “Cinema Festival”.
Commenti»
No comments yet — be the first.