Edicola – “Le Scienze” n°506, ottobre 2010: “Quando Homo sapiens rischio l’estinzione” 06/10/2010
Posted by Antonio Genna in DVD, Le Scienze, Libri, Scienza e tecnologia.trackback
Ecco la copertina, i principali contenuti ed una descrizione degli allegati facoltativi del numero 506 – Ottobre 2010 del mensile “Le Scienze”, edizione italiana del prestigioso “Scientific American”, in edicola dallo scorso 30 settembre.
La rivista è pubblicata dal Gruppo Editoriale L’Espresso ed in vendita al prezzo di 3,90 €.
I principali contenuti di questo numero:
Nel numero di «Le Scienze» di ottobre 2010 in edicola:
Quando il mare salvò l’umanità
Poco dopo la sua comparsa, un periodo di dure condizioni climatiche portò Homo sapiens sull’orlo dell’estinzione tra 195.000 e 123.000 anni fa. Recenti scoperte indicano che la piccola popolazione da cui discendiamo sia sopravvissuta grazie
a una particolare combinazione di risorse lungo la costa sud dell’Africa, ricca di molluschi e di piante commestibili, dove sono stati rinvenuti reperti risalenti a quelli che forse furono i nostri progenitori. Queste scoperte inoltre confermano che le capacità cognitive avanzate si sono evolute in tempi più antichi di quanto pensato finora e forse sono state determinanti per la sopravvivenza della nostra specie.Nuove Terre al di là del Sole. La galassia è disseminata di pianeti remoti, ma come sono davvero? Modelli teorici indicano che un numero sorprendente di essi potrebbe essere simile alla Terra e persino adatto a ospitare la vita.
Una nuova minaccia per la vita degli oceani. Le emissioni di anidride carbonica dovute al consumo di combustibili fossili stanno rendendo gli oceani sempre più acidi, mettendo a rischio la crescita e la riproduzione di molte specie marine.
Farmaci a DNA. Dopo anni di false partenze, una nuova generazione di vaccini e medicine per HIV, influenza e altre malattie difficili da trattare sta affrontando i trial clinici.
Pillole robot. Un viaggio attraverso il corpo umano non è più mera fantasia. Minuscoli dispositivi endoscopici potranno presto effettuare interventi chirurgici, somministrare farmaci e aiutare a diagnosticare una malattia
Inoltre, con Le Scienze di ottobre, a richiesta e a pagamento:
– il 41° volume della collana “Biblioteca delle Scienze”, “Alle origini della vita“, il libro del premio Nobel per la medicina Christian de Duve, che spiega come quattro miliardi di anni fa sono nate le prime forme di vita..
Conoscete qualche sostenitore dell’intelligent design? O semplicemente siete curiosi di conoscere come, dal punto di vista chimico-biologico, tutto ha avuto inizio
4 miliardi di anni fa? Alle origini della vita di Christian de Duve, premio Nobel per la fisiologia o medicina nel 1974 per le sue scoperte sull’organizzazione strutturale e funzionale delle cellule, fa al caso vostro. Il libro del citologo e biochimico belga che sarà in edicola con «Le Scienze» di ottobre affronta in modo accessibile e rigoroso il tema riassunto nell’interrogativo: come fu che nacque la vita?
Tra le ipotesi considerate da De Duve, professore emerito all’Università Cattolica di Lovanio, c’è anche il disegno intelligente, subito scartato perché non merita di essere menzionato in un contesto scientifico, visto che per invocare un intervento soprannaturale si dovrebbero escludere tutte le spiegazioni naturali, «cosa che non potrebbe mai avvenire». Il resto è scienza allo stato puro.
Dai mattoni della vita fino agli organismi pluricellulari, de Duve illustra l’emergere della vita concentrando l’attenzione sulle «singolarità», termine che mutua dalla fisica per indicare i momenti in cui il percorso della vita ha preso una nuova strada. Indagando sulle singolarità, spiega de Duve, si può ricostruire una storia meravigliosa e ancora oggi in buona parte misteriosa.
– ancora per questo mese, il doppio DVD-ROM “Le Scienze 500 numeri”, con l’archivio digitale completo dei primi 500 numeri del mensile Le Scienze.
Non sono passati nemmeno due anni, dall’uscita del doppio DVD-Rom contenente i primi quarant’anni di «Le Scienze», ma l’occasione era troppo importante. Per questo da settembre vi proponiamo un aggiornamento di quella prima opera. Cinquecento numeri della rivista, più di 4200 articoli, 5000 autori, tra cui oltre un centinaio di premi Nobel, e 35.000 pagine: 16 gigabyte di dati, con la riproduzione anastatica di testi e immagini, a cui – come nella prima edizione – abbiamo aggiunto i sei articoli scelti per confezionare il «numero zero» della rivista e mai pubblicati.
A questo imponente archivio si può accedere con facilità e rapidità, grazie a un motore di ricerca che consente di selezionare gli articoli per autore, per numero della rivista e per parole chiave, attraverso una ricerca full text oppure limitata a titoli e sommari. Inoltre, grazie alla scelta di una differente piattaforma software, che ha permesso di migliorare la compressione dei dati, la leggibilità degli articoli è molto più godibile anche a video, e il materiale può essere esportato e stampato sia in formato A4 sia in formato A3.
Ancora una volta, bastano i pochi numeri che abbiamo elencato all’inizio a dare un’immagine dell’incredibile patrimonio di idee, conquiste scientifiche, scoperte che hanno attraversato le pagine di questo giornale dal numero 1, uscito nelle edicole italiane nel settembre 1968. Da allora, intere generazioni di studenti e di professori, ma anche semplici appassionati, hanno studiato, si sono aggiornati, hanno fatto ricerche accompagnati da storie che, di mese in mese, hanno finito per comporre un mosaico che è un po’ più di una rivista di divulgazione. È, piuttosto, un affresco del cammino della conoscenza scientifica nella seconda metà del secolo di gran lunga più prolifico della storia dell’umanità.
Ma non è tutto qui. Questa volta, insieme all’imponente massa degli articoli che abbiamo pubblicato in quasi 42 anni, abbiamo deciso di regalarvi un piccolo extra. Non avremmo potuto compattare le migliaia di pagine di rubriche pubblicate fino a oggi nel poco spazio rimasto, perciò abbiamo deciso di sceglierne una.
E non c’è stato nemmeno bisogno di chiedersi quale, tra le pagine di autori prestigiosi e scienziati di calibro internazionale che hanno impreziosito la rivista, sarebbe stata la più gradita ai nostri più affezionati lettori. La scelta è immediatamente caduta sulla matematica ricreativa, in tutte le sue molteplici versioni. Andando a ritroso nel tempo, ritroverete tutte le peripezie dei Rudi Matematici, che da un paio d’anni ci stanno accompagnando in questa avventura; Ian Stewart, di cui è in edicola proprio con questo numero della rivista lo splendido La piccola bottega delle curiosità matematiche
del professor Stewart; Alexander Dewdney, Douglas Richard Hofstadter e, dulcis in fundo, Martin Gardner, il principe dei «Giochi matematici». E questa scelta è anche un riconoscimento al grande matematico statunitense scomparso pochi mesi or sono, le cui straordinarie doti di divulgatore sono rimaste ineguagliate. È anche nel suo segno e con la passione con cui si dedicava al racconto della matematica che speriamo di accompagnarvi per altri 500 numeri. E oltre.
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