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Cinema futuro (1.229): “Questo mondo è per te” 27/03/2011

Posted by Antonio Genna in Cinema e TV, Cinema futuro, Video e trailer.
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Cinema futuro - Il cinema del prossimo week-end“Questo mondo è per te”

Uscita in Italia: venerdì 1° aprile 2011
Distribuzione: Videofactory

Titolo originale: “Questo mondo è per te”
Genere: commedia
Regia: Francesco Falaschi
Sceneggiatura: Filippo Bologna, Francesco Falaschi e Stefano Ruzzante (soggetto di Filippo Bologna e Francesco Falaschi)
Musiche: Pivio & Aldo De Scalzi, Luca Cresta & Claudio Pacini (con brani dei Virginiana Miller e di Dente)
Durata: 82 minuti
Sito web ufficiale (Italia): cliccate qui
Cast: Matteo Petrini, Eugenia Costantini, Paolo Sassanelli, Cecilia Dazzi, Fabrizia Sacchi, Edoardo Natoli, Domenico Diele, Glenn Blackhall, Roberto Marini, Sergio Sgrilli, Massimiliano Bruno, Paolo Migone

La trama in breve…
Teo, un ragazzo di 19 anni appena diplomato, aspirante scrittore cresciuto con il mito di John Fante, Bukowski e Bianciardi, si trova improvvisamente in prima linea, chiamato a dover essere economicamente autonomo a causa delle traversie finanziarie dovute ai problemi di salute del padre. Come una riserva buttata in campo senza riscaldamento il ragazzo si ritrova catapultato nel duro gioco della vita, trascinato in una giostra di lavori precari, talvolta assurdi e grotteschi – necessari per poter autofinanziare gli studi.
Naufragato in un mare agitato di esperienze affettive e sentimentali, resterà a galla senza annegare. Anzi, grazie anche all’aiuto di Chiara, la ragazza di cui è innamorato, riuscirà a perseguire i propri obbiettivi con più forza e consapevolezza.

Note di regia

Sono stato sempre scettico di fronte ai giudizi paternalistici sui giovani,sulla loro presunta diseducazione culturale e sentimentale.E quindi ho pensato che raccontare una storia di formazione su un ragazzo di oggi può mettere in campo temi universali, tematiche giovanili e non giovanilistiche. E raccontare alcuni sentimenti diffusi di questi anni, che appartengono a tutte le generazioni.
Il soggetto propone un “bildungroman” narrato in chiave di commedia, e ruota attorno alla storia di Teo, un ragazzo di 19 anni fresco di maturità, cresciuto nel mito di John Fante, di Charles Bukowski e Luciano Bianciardi, aspirante scrittore in una famiglia estranea al lavoro culturale. Improvvisamente, Teo si trova in prima linea, chiamato a dover essere eco nomicamente autonomo a causa delle traversie finanziarie dovute ai problemi di salute del padre. Come una riserva buttata in campo senza riscaldamento il ragazzo si ritrova catapultato nel duro gioco della vita, in una sorta di “estate agra dopo gli esami”, trascinato in una giostra di lavori precari, talvolta assurdi e grotteschi – necessari per poter autofinanziare gli studi. Naufragato in un mare agitato di esperienze affettive e sentimentali, riuscirà a restare a galla senza annegare giungendo a una nuova consapevolezza di sé.
I temi che attraversano il film sono principalmente l’amore nelle sue intermittenze, il rapporto padre figlio, le pari opportunità nello studio e nel lavoro (intese non solo come parità femminile maschile ma in chiave sociale ed economica), il contrasto tra libero arbitrio e i condizionamenti esterni.
Abbiamo cercato di raccontare non tanto il precariato, ma la sensazione di precarietà che affligge la società odierna, una sensazione attualmente molto diffusa in tutte le fasce d’età che inibisce le decisioni, castra i sogni e mina la sicurezza e la stima di sé.
E siccome ognuno cerca di fare i film che vorrebbe vedere abbiamo provato a scrivere una commedia italiana nel senso più alto ovvero una storia che ha un fondo drammatico raccontato con umorismo e leggerezza (che non vuol dire superficialità). Anche in scrittura abbiamo concepito un film che avesse una sua dimensione piuttosto contenuta nei costi ma che potesse aspirare a un pubblico vasto, giovanile e non.

Si tratta quindi di un film indipendente ma non per questo non pensato per il pubblico.
Pur avendo una buona parte delle location in un luogo di mare che ha scorci paesaggisticamente straordinari, ho cercato di inquadrature non oleografiche, immagini non esclusivamente descrittive, ma che avessero una loro funzione narrativa. Ho cercato di concepire gli esterni non come fondali da cartolina, sebbene bellissimi, ma come paesaggi dell’anima, capaci di suggerire le emozioni e il senso di spaesamento dei protagonisti. Lo sguardo con cui seguiamo la vicenda è sempre quello di Teo, il protagonista del film, gli occhi di un’adolescente sognatore e intransigente che diventano una sorta di soggettiva morale con cui l’obiettivo fotografa e giudica il mondo, un mondo che all’apparenza sembra un continente vergine ancora da esplorare ma che si rivela presto una terra difficile di conquista. Con un finale aperto in cui Teo non apparirà né vincitore né vinto, ma tantomeno arreso, e capace di adattarsi mantenendo uno spazio per i suoi progetti e i suoi sogni.

Note di produzione

E’ il terzo film di Francesco Falaschi, dopo l’esordio – rivelazione “Emma sono io” e “Last Minute Marocco”. E’ nato come un film – laboratorio della Scuola di Cinema di Grosseto. Pensato inizialmente in formato digitale, è stato girato in pellicola grazie al coinvolgimento di vari artisti e tecnici e ad alcune sponsorizzazioni provenienti dal territorio.

Durante le prime presentazioni in pubblico – il Bifest di Bari e il concorso Rivelazioni della Cineteca di Milano – accolte da un elevato gradimento degli spettatori, “mi sono sentito orgoglioso – dice il regista – come un allenatore che con il vivaio di una squadra di provincia è andato a giocare in serie A”. E’ così che si è deciso di fare uscire il film nelle sale e non solo sul territorio dove era stato girato, come pensato inizialmente.

“Questo mondo è per te” è sì un film a basso budget, girato in cinque settimane nella Maremma Toscana, ma senza particolari rinunce rispetto alla sceneggiatura. In questo senso il costo contenuto più che limitazioni ha portato una certa libertà creativa.

Protagonista è un giovane allievo della Scuola di Cinema di Grosseto, Matteo Petrini, già interprete di un cortometraggio – saggio della Scuola, “Prove di maturità”, che aveva ottenuto vari riconoscimenti.

Il cast è composto in egual misura da attori professionisti anche noti (tra cui Cecila Dazzi, Paolo Sassanelli, Eugenia Costantini, Fabrizia Sacchi e gli emergenti Glen Blackhall e Edoardo Natoli visto nell’ultimo film di Martone) e da attori non professionisti toscani.

Il soggetto è stato scritto dal regista insieme a Filippo Bologna, un giovane scrittore considerato uno dei più promettenti autori italiani dopo il suo esordio avvenuto nel 2009 con “Come ho perso la guerra”, edito dalla Fandango libri.

Il trailer italiano:


Trame ed altre informazioni sono tratte dal materiale stampa relativo al film.
Per consultare le uscite dell’ultimo week-end italiano visitate lo spazio “Al cinema…”, per gli incassi del box office, trailer e notizie dal mondo del cinema andate allo spazio settimanale “Cinema Festival”.

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