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Ciclismo – Il 94° Giro d’Italia 07/05/2011

Posted by Antonio Genna in Ciclismo, Comunicati, Sport.
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Parte oggi pomeriggio da Venaria Reale con una cronometro a squadre di 19,3 Km il 94° Giro d’Italia di ciclismo, una delle più importanti gare ciclistiche su strada che si disputa (con qualche interruzione per la prima e seconda guerra mondiale) dal 1909. L’arrivo, dopo 22 tappe, è previsto domenica 29 maggio con una cronometro individuale a Milano.
I bookmaker hanno attribuito i favori del pronostico di vittoria ad Alberto Contador; gli proveranno a dare filo da torcere gli italiani Vincenzo Nibali e Michele Scarponi, lo spagnolo Igor Anton e il russo Denis Menchov, ma anche Roman Kreuzinger, capitano unico dell’Astana.
A seguire, la planimetria e l’elenco delle tappe di questa edizione: per maggiori informazioni e cronache quotidiane visitate la sezione speciale dedicata al Giro all’interno del sito web del quotidiano “Gazzetta dello Sport”.

A seguire, l’elenco degli appuntamenti televisivi curati da Rai Sport e l’elenco delle tappe.

Rai Sport rinnova il suo impegno in vista della 94ma edizione del Giro d’Italia attraverso l’esperienza della sua redazione sportiva. Dal 7 al 29 maggio, oltre 200 ore di diretta per vivere ogni istante della Corsa. Con le rubriche “Si Gira”, “Aspettando il Giro”, la diretta delle tappe, il “Processo alla tappa”, “TGiro”  e “Giro Notte” Rai3, Raisport 1 e Raisport 2 intensificheranno la programmazione anticipando e ampliando l’informazione e le curiosità sulla manifestazione organizzata dalla “Gazzetta dello Sport”.

Un sistema di trasmissione totalmente digitale, l’acquisizione di nuove telecamere per garantire una maggiore stabilità e nitidezza delle immagini: lo sforzo della Rai per offrire il meglio del Giro d’Italia è passato attraverso il miglioramento sostanziale delle tecnologie. Si tratta dell’ultimo step qualitativo prima del definitivo salto nell’Alta Definizione auspicato per il 2012. Il Giro verrà ripreso da ben cinque telecamere sulle moto e due wescam montate sugli elicotteri. Se consideriamo anche le telecamere fisse all’arrivo, gli “occhi” della Rai sulla manifestazione saranno in tutto 20.  In caso di maltempo, l’aereo ponte garantirà comunque la visione della tappa in diretta. Il capo progetto di questo importante appuntamento televisivo è Enrico Motta, ormai un veterano dei Grandi Eventi targati Rai, mentre il responsabile della Produzione è Riccardo Managlia.

La struttura “Rai 150”, diretta da Giovanni Minoli, darà il proprio contributo al Giro realizzando servizi quotidiani sulle città e sui personaggi che hanno legato indissolubilmente il proprio nome all’Unità d’Italia. Nazzareno Balani firmerà la regia principale con l’apporto di Stefano Brunozzi e Gianluca Giardini, mentre i registi delle rubriche saranno Marco Spoletini, Francesca Bartolomei, Antonella Rossi (regia internazionale) e Annarita Cardinali.

La sigla del Giro d’Italia, anche quest’anno sarà interpretata da Paolo Belli con la canzone “E faccio festa”. Lo stesso Belli seguirà la carovana rosa partecipando alla trasmissione “Si Gira” e realizzando servizi ‘alternativi’ lungo il percorso che saranno proposti nelle altre rubriche Rai.

SI GIRA andrà in onda tutti i giorni dalle 12.25 su Rai3 (il sabato alle 11.30 e la domenica alle 12.55). Curata da Auro Bulbarelli, pilotata da Marino Bartoletti con la partecipazione di Gigi Sgarbozza e Claudio Pasqualin, sarà la trasmissione sull’Italia del Giro. Il set verrà allestito ogni mattina al villaggio di partenza e per la prima volta verranno offerte (sempre in diretta) le immagini del via ufficiale della corsa. Gli orari di trasmissione su Rai Sport 1 saranno perciò variabili a seconda degli orari di partenza delle tappe.

ANTEPRIMA GIRO, in onda dalle 14.00 su Raisport 1, sarà condotta da Alessandra De Stefano e accompagnerà gli appassionati verso la diretta della tappa prevista per le 15.00 circa in simultanea su Rai3.

PROCESSO ALLA TAPPA Subito dopo l’arrivo della tappa, dalle 17.00 circa su Raisport 1 e in simultanea su Rai3, inizierà lo storico appuntamento con il “Processo alla tappa”, condotto da Alessandra De Stefano con il commento tecnico-storico di Beppe Conti e Silvio Martinello. I telespettatori, grazie ad una speciale moviola curata da Silvio Martinello, potranno analizzare le diverse inquadrature delle telecamere che durante la diretta non sono andate in onda, e saranno scandagliate anche le immagini della cosiddetta “moto scopa”, la quinta telecamera che seguirà la coda del gruppo offrendo anche in questo caso degli spunti inediti e di sicuro interesse. Gli ospiti del “Processo” saranno di volta in volta i protagonisti delle tappe: giornalisti della carta stampata e  personaggi famosi approdati nella variegata carovana del Giro. Quando logisticamente sarà possibile, verranno realizzati collegamenti in diretta dai pullman delle squadre per raccogliere testimonianze a caldo dei corridori.  Durante il programma verranno trasmessi i servizi di Paolo Belli e alcuni ritratti di personalità  del mondo della cultura e dello spettacolo che racconteranno il loro particolare rapporto col Giro d’Italia: si tratta di uno spazio di 150 secondi dal titolo “Il mio Giro”.

TGIRO, in onda dalle 20.00 su Raisport 1, sarà condotto da Alessandro Fabretti con il contributo di Davide Cassani e offrirà ampie sintesi della tappa appena conclusa e collegamenti con i ritiri delle squadre, servizi e interviste degli inviati.

GIRO NOTTE sarà invece l’appuntamento per tutti coloro che durante la giornata non sono riusciti a seguire la tappa del giorno e i risultati della gara. Piergiorgio Severini, in conduzione, farà il punto sulla Corsa Rosa con l’aiuto e il commento di atleti, tecnici ed esperti.

La squadra di Rai Sport

Team Leader: Auro Bulbarelli
Caporedattore Responsabile: Alessandro Fabretti;
Telecronista: Francesco Pancani
Motocronaca 1 e servizi: Andrea De Luca
Motocronaca 2: Paolo Savoldelli
Interviste e servizi: Fabrizio Piacente, Enrico Cattaneo e Nicola Sangiorgio
Conduttore di “Anteprima Giro” e del “Processo alla tappa”: Alessandra De Stefano
Conduttore “TGiro”: Alessandro Fabretti
Conduttore “Giro Notte”: Piergiorgio Severini
Commento tecnico: Davide Cassani, Silvio Martinello e Paolo Savoldelli
Commento tecnico “Processo alla tappa”: Beppe Conti, Silvio Martinello.

LE TAPPE

Ed ecco un commento alle tappe di questa edizione a cura di Davide Cassani.

A prima vista sembra un Giro d’Italia molto impegnativo, ma a guardarlo bene lo è ancora di più.

Pronti via e subito una bella cronometro a squadre di 19 km e, dopo tre tappe abbastanza facili, la prima vera insidia: lo sterrato che porta ad Orvieto. La 5ª tappa è molto pericolosa: ricordate lo spettacolo a Montalcino lo scorso anno? 17 km di strade  bianche, tra Toscana e Umbria, decideranno le sorti della tappa. Dopo Fiuggi, il primo arrivo in salita a Montevergine, tappa numero 7. Salita lunga, che però non ha mai fatto grande selezione: dovrebbero arrivare una quindicina insieme, anche se è presumibile che la maglia rosa cambi padrone.

Attenzione per un finale insidioso il giorno dopo, 8ª tappa, Sapri Tropea, considerata per velocisti, ma uno strappo di 800 metri nel finale potrebbe scombinare i piani delle ruote veloci.

Il primo vero appuntamento per gli scalatori è fissato per domenica 15 maggio. Da Messina ai 1892 metri di Rifugio Sapienza in cima all’Etna, con gli ultimi 20 km tutti all’insù. Non è durissima come salita, ma è la lunghezza a renderla selettiva: sicuramente la tappa più dura della prima metà del Giro.

Dopo il primo giorno di riposo e un lungo trasferimento, si riparte: Teramo – Termoli, 10ª tappa di 159 km  quasi tutti pianeggianti, per velocisti. Ma il giorno dopo, le Marche propongono un continuo salire e scendere con Recanati e Loreto nel finale prima dell’arrivo a Castelfidardo. Il km più difficile è l’ultimo, in salita, volata sì ma per pochi: un traguardo che sarebbe piaciuto a Paolo Bettini, ma lui non corre più.

Ravenna, 12ª tappa: è la  più facile del Giro, ma anche l’ultima per i velocisti. Da qui in poi è necessario allacciarsi le cinture di sicurezza, si sale.

Le Alpi si presentano con l’unico sconfinamento in programma: il Grossglockner in Austria, con arrivo in salita a quota 2137. La strada è bellissima, ma i 6 km che vanno dai -13 ai  -7 sono davvero tosti. Nel finale qualche tratto facile si trova, ma rimane una salita da bollino rosso.

Ritorna il mostro Zoncolan e non da solo. Segnatevi questo nome: Crostis. E’ la 14ª tappa e non ho il minimo dubbio nel definire gli ultimi 50 km di questa frazioni i più duri del Giro. Monte Crostis, 14 km al 10% con punte al 18%:  dalla cima mancheranno 37 km, ma prima della discesa (una delle più difficili che io abbia fatto) ci sono 7 km sterrati con il fondo in ottime condizioni. Qualcuno arriverà ad Ovaro già stanco  e credo proprio che gli ultimi 10 km saranno una sofferenza per tutti  Le sorti del Giro 2011 risulteranno fortemente condizionate da questa giornata.

Non è finita, perché la 15ª tappa, Conegliano Gardeccia di 229 km non è da meno. Piancavallo, Forcella Cibiana, Giau, Fedaia e Gardeccia sono le salite che portano il dislivello giornaliero a 5.500 metri. E’ sul Fedaia che la corsa si infiammerà, mentre la salita che porta sotto le torri del Vajolet (Rifugio Gardeccia) misura 6 km con gli ultimi 3 al 12-13%. E’ il terzo giorno di alta montagna, il più complicato per quanto riguarda il recupero. La classifica potrebbe ancora una volta cambiare profondamente.

Il secondo giorno di riposo arriva a proposito, ma il 24 maggio c’è un’altra tappa importante: cronoscalata del Nevegal, è la 16ª. Misura 12,7 km. Venticinque minuti con il cuore in gola e un orologio che va sempre troppo veloce.

La 17ª tappa, da Feltre a Tirano, è bella lunga ma, nonostante Tonale e Aprica, non è altimetricamente parlando molto dura. Un’insidia potrebbe essere l’ultima discesa: i 4 km che portano a Stazzona, ideali per mettere in difficoltà chi discesista non è.

Il punto cruciale della 18ª frazione è la salita di Ganda. 8 km con gli ultimi 2 al 9%: dalla cima mancheranno 30 km, molti dei quali in discesa. San Pellegrino Terme ritorna al Giro  dopo 34 anni.

Per Macugnaga è la prima volta, 19ª tappa, ultimi 30 km tutti in salita. Un’ascesa abbastanza dolce anche se prima c’è da scalare il Mottarone, che è  distante  dal traguardo (75 km), ma è davvero impegnativo. Non si può mai stare tranquilli, quindi massima attenzione anche oggi.

Finale col botto. Sabato 28 maggio, Verbania Sestriere, con i suoi 242 km è la tappa più lunga del Giro d’Italia. Lo spauracchio è il Colle delle Finestre: salita di quasi 20 km con gli ultimi 8 sterrati. Nel 2005 fu spettacolo vero con Savoldelli a difendere la maglia rosa dall’attacco di Simoni, Rujano  e Di Luca. Quando le salite superano i 60 minuti di durata fanno sempre selezione e se per quasi mezz’ora si pedala su strade bianche è anche peggio. Il Colle delle Finestre è lungo duro e selettivo; non servono altre parole per descriverlo. Dalla cima mancano 27 km, discesa e poi di nuovo salita per raggiungere Sestriere. Giro finito? Non ancora, manca l’ultima tappa, una crono di  31 km a Milano per incoronare il vincitore di una corsa che solo a parlarne viene il fiatone.

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Commenti»

1. Alex - 07/05/2011

il ciclismo ormai è uno sport che nn ha più ragione di esistere troppi dopati e quelli che vincono poi si scopre che sono dopati….quelli che sicuro nn si dopono sono gli ultimi. basta direi

burchio - 08/05/2011

proporrei di divulgare almeno…la classifica al contrario

2. Il Giro D’italia » Blog Archive » Ciclismo – Il 94° Giro d’Italia - 08/05/2011

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