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Fumetti – “Dylan Dog” numero 300, tutto a colori 31/08/2011

Posted by Antonio Genna in Fumetti, Giornali e riviste.
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Questo mese il mensile “Dylan Dog” (Sergio Bonelli Editore, prezzo di copertina 2,70 €) festeggia l’importante traguardo del numero 300 con un albo di 100 pagine tutto a colori.
L’episodio, dal titolo “Ritratto di famiglia”, è stato scritto e sceneggiato da Pasquale Ruju e disegnato da Angelo Stano con i colori di Studio Rudoni.
In un lontano e desolato futuro, qualcuno sta scrivendo l’ultima avventura dell’Indagatore dell’Incubo. Una storia che comincia molto, molto lontano, in un passato nel quale il nostro era solo un bambino felice, ignaro di ciò che il destino aveva in serbo per lui. Da un’altra parte, in un altro tempo, intanto, l’inquilino di Craven Road decide che è giunto il momento di partire per un viaggio che lo riporterà là dove tutto ha avuto inizio, durante una terrificante “alba dei morti viventi”…
Di seguito, una presentazione di questo numero speciale curata dalla casa editrice.

Nella vita editoriale di un personaggio, ci sono numeri che fanno impressione. I più clamorosi sono quelli che portano un doppio zero, dopo la prima cifra: 100, 200, 300 e così via. Questo mese, tocca a Dylan Dog, l’Indagatore dell’Incubo “sclaviano”, approdato in edicola quasi 25 anni fa (il 26 settembre del 1986), raggiungere una di queste cifre editorialmente spaventose. Il 27 agosto, infatti, arriva il trecentesimo albo della collana mensile.

Come sempre, in queste occasioni, la storia guarderà al passato del personaggio, ma non solo… Se nel numero cento avevamo conosciuto la misteriosa origine dell'”Old Boy” e dei suoi genitori e con il duecentesimo episodio avevamo seguito Dylan e Bloch al tempo in cui l’inquilino di Craven Road indossava la divisa da poliziotto, Pasquale Ruju (autore della sceneggiatura) e Angelo Stano (ai pennelli), in “Ritratto di famiglia”, si sono spinti nuovamente a spasso nel tempo. Prima tornando indietro, poi, cambiando il senso di marcia, lanciandosi a raccontare il futuro remoto del personaggio o, perlomeno, uno dei tanti futuri possibili.
Quello che ne è scaturito è un albo davvero unico, che farà sobbalzare più volte il cuore dei tanti fan dylaniati, con i numerosi riferimenti a “classici” quali “L’alba dei morti viventi” (n.1), “Morgana” (n.25) e “La storia di Dylan Dog” (n.100), ma non solo…

Una storia tutta da scoprire e da godere, dunque, grazie all’intreccio intessuto da Ruju e alle tavole di uno Stano in gran forma, esaltato dai colori dello Studio Rudoni. Un’avventura indimenticabile, che vi consigliamo di non perdere.

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