La settimana delle premiere USA 27/09/2011
Posted by Teresa in Articoli, Cinema e TV, Dr. House, Fringe, The Big Bang Theory.Tags: Castle, Criminal Minds, CSI: NY, Glee, Grey's Anatomy, NCIS
trackback
Come molti degli appassionati di serie americane sapranno, la scorsa settimana si è finalmente concluso il lungo hiatus per alcune delle più seguite serie televisive.
Per dare un utile seguito al mio articolo di qualche tempo fa (TV USA – Dove eravamo rimasti?) ho pensato di fare breve ricapitolazione delle premiere andate in onda questa settimana e condividere con voi appassionati le prime impressioni su questa apertura di stagione.
Le trame riportate qui di seguito sono ovviamente da considerarsi spoiler per l’Italia.
Castle premiere: 4×01 Rise
A mio avviso una delle premiere meglio riuscite.
Nonostante fosse ovvio che l’agente Kate Beckett (Stana Katic) non sarebbe morta per mano del misterioso cecchino, la tensione che si respira fin dall’inizio della puntata è davvero intensa.
Tutta la squadra accorre al capezzale della donna e per la prima volta assistiamo ad uno scontro diretto tra Castle (Nathan Fillion) ed il compagno di Beckett, Josh (Victor Webster), che accusa lo scrittore di aver spinto la donna a cercare la verità sulla madre fino a farle rischiare la vita, parole che colpiranno profondamente lo scrittore.
La silenziosa figura di Josh non ha mai scoraggiato gli shipper della coppia Beckett/Castle, aiutati probabilmente dalla presenza sporadica dell’uomo sullo schermo, era infatti difficile considerarlo davvero una minaccia per Castle e lo sarà ancora meno dopo che Kate, nel corso della puntata, confesserà a Castle che la sua storia con Josh è giunta al termine.
Traendo spunto dall’omonimo romanzo di Nicholas Sparks, questa premiere di Castle avrebbe potuto tranquillamente intitolarsi “Le parole che non ti ho detto”.
Gli appassionati dello show aspettavano infatti ansiosi di sapere se Kate avrebbe ricordato il momento in cui Castle le confessa di amarla e la risposta a questo interrogativo arriverà quando la donna confesserà a Castle di non ricordare nulla della sparatoria.
A pochi minuti dalla chiusura dell’episodio, il detective Beckett, a colloquio con uno psicologo che l’aiuta a superare il trauma della scampata morte, ammetterà però di ricordare ogni cosa di quel giorno e di aver quindi mentito al suo partner.
Castle, dal canto suo, e con il solo scopo di proteggere la sua compagna, spinto probabilmente anche dalle accuse a lui rivolte da Josh, deciderà di non rivelarle nuove informazioni circa la morte della madre per impedire che rischi ancora la vita nell’intento di andare in fondo a questo mistero.
Due verità nascoste insomma, che ci introducono alla nuova stagione di questo show lasciandoci con molte domande a cui rispondere: la dinamica tra i due protagonisti rimarrà la stessa ora che anche Kate è a conoscenza dei sentimenti di Castle?
Come si evolverà il rapporto del team con il nuovo capitano Victoria Gates (Penny Johnson Jerald), che dimostra di accettare in maniera molto meno arrendevole del suo predecessore la presenza dello scrittore nel suo distretto?
Cosa accadrà quando Castle confesserà alla sua partner di essere in possesso di informazioni preziose che potrebbero condurla a scoprire la verità sulla morte di sua madre e di aver deciso di tenergliele nascoste?
E Beckett dirà mai a Castle di ricordare ogni cosa circa il giorno della sparatoria?
Un’ottima performance di tutti gli attori coinvolti, ritmo serrato e coinvolgente e nuovi protagonisti da scoprire, sono le premesse per una nuova stagione, con qualche piccola critica.
Beckett, dopo il risveglio in ospedale,dice a Castle che lo richiamerà lei, con il chiaro intento di mettere un po’ di distanza tra i due. Si scopre poi che per ben tre mesi i due non si sentiranno e quando Kate lo va a cercare, l’impressione è che, sebbene lui si mostri molto arrabbiato per il fatto che lei sia scomparsa dalla sua vita per mesi, ceda un po’ troppo facilmente per tornarle accanto.
Sarebbe forse stata infatti una buona occasione per creare una maggiore atmosfera di tensione o quanto meno farla durare di più dei pochi secondi che gli sono concessi sullo schermo.
Castle, fin dall’inizio, si è inoltre distinto dal genere poliziesco che rappresenta portando in campo personaggi tutt’altro che cupi ed una ‘leggerezza’ di fondo che lo hanno contraddistinto a lungo. La trama della morte della madre di Becket ha portato invece con sé toni più cupi, che non sempre si adattano allo spirito originario della serie, la speranza è che questi due aspetti del telefilm si bilancino nella maniera migliore nel corso di questa quarta stagione.
NCIS premiere: 9×01 Nature of the beast
La premiere della nona stagione di NCIS si distingue in maniera piacevole dalla norma della serie. La puntata, praticamente tutta incentrata su Anthony Di Nozzo (Michael Weatherly), fa respirare allo spettatore un’atmosfera quasi da vecchio film noir.
L’episodio comincia con Tony in una stanza di ospedale che, scampato alla morte durante una sparatoria, cerca di raccontare a Gibbs (Mark Harmon) ed alla dottoressa Rachel Cranston (Wendy McKenna) cosa sia accaduto, poiché non riesce a ricordare nulla.
Scopriremo, attraverso le parole di Tony, che durante l’estate l’uomo si era messo sulle tracce dell’agente che era accusato di vendere segreti militari, come gli era stato chiesto dal nuovo Segretario della Marina.
Di Nozzo rivive quindi la sua investigazione, i suoi tentativi di tenere segreta la sua missione al resto della squadra, che naturalmente – spinta dall’inusuale reticenza dell’uomo cerca in tutti i modi di scoprire di cosa si stia realmente occupando – nonché la sparatoria finale che lo ha portato in quella stanza di ospedale, che ha coinvolto anche E.J. e Cade.
Gli shipper della coppia Tony/Ziva saranno deliziati di sapere che la dottoressa Cranston farà più volte accenno alla loro inusuale relazione.
Per tutto il corso della premiere si viene lasciati con l’impressione che la talpa a cui Athony dà la caccia sia E.J., per scoprire poi a pochi minuti dalla fine che, non solo non era lei, ma che il nome che era stato fatto all’agente era una falsa pista.
Quando Di Nozzo ricorderà cosa è accaduto nella sparatoria che lo ha lasciato ferito, a terra rimarranno anche altri due agenti, uno senza vita e l’altro ferito e si scoprirà che l’intento della vera talpa era quello di gettare su Tony la responsabilità del coinvolgimento dei suoi colleghi nella sparatoria.
Tra falsi agenti dell’FBI, un Gibbs come sempre protettivo verso la sua squadra e un’atmosfera da spy story, la premiere della nona stagione è piuttosto insolita, con alcuni risvolti sorprendenti e vede l’attore Michael Weatherly dismettere per una volta i panni dello scanzonato Tony, per immergersi in un’investigazione che lo porterà a sospettare di alcune delle persone a lui più vicine.
Riuscirà la squadra a scoprire l’identità della talpa che vende segreti militari al miglior offerente?
E quale sarà nel prosieguo della serie il ruolo del nuovo Segretario della Marina il cui atteggiamento verso Di Nozzo e verso la sua investigazione non sembrano essere del tutto limpidi?
Glee premiere: 3×01 The Purple Piano Project
Per alcuni dei membri del Glee Club questo sarà l’ultimo anno delle superiori e molti di loro sembrano pienamente consapevoli di cosa fare una volta lasciata la scuola, ad eccezione di Finn.
Will Schuester (Matthew Morrison) che convive ormai con Emma (Jayma Mays), è deciso a vincere le Nazionali, ma per farlo deve reclutare nuovi membri per il Glee Club poiché, dal season finale della scorsa stagione, ha perso ben tre membri: Sam, che ha lasciato la scuola, Lauren, che ha lasciato il club perché diminuiva la sua fama e Quinn, che – in seguito alla delusione amorosa ricevuta – si è unita al gruppo delle bulle della scuola, trasformandoci in una sorta di dark lady al di sopra delle regole.
Il piano di Will è quello di usare dei pianoforte viola in alcuni punti strategici della scuola per recrutare nuovi iscritti, ottenendo invece di attrarre una sola candidata che si dimostrerà talmente stonata da non essere presa nel club. Durante un numero del Glee Club, Santana – spinta da Sue Sylvester – darà fuoco ad uno dei pianoforte, finendo per essere cacciata dal Glee Club.
L’unica vera nuova new entry del gruppo sarà Blain (Darren Criss), il ragazzo di Kurt, che – lasciata la sua scuola – decide di unirsi al Glee Club per trascorrere il suo ultimo anno scolastico insieme a Kurt.
E’ lo stesso show al quale siete sempre stati abituati: con molta ironia, tante canzoni e una non eccelsa caratterizzazione dei personaggi, anche se non è certamente questo che gli appassionati di Glee ricercano nel telefilm.
Sue Sylvester resta probabilmente il personaggio più riuscito della serie e la sua cattiveria, in questa stagione, sembra raggiungere vette mai esplorate, dato che decide addirittura di candidarsi al Congresso con il solo scopo di eliminare qualsiasi forma d’arte dalle scuole americane.
Le musiche della premiere di Glee:
– “We Got the Beat”
– “Ding Dong the Witch is Dead”
– “Anything Goes/Anything You Can Do”
– “It’s Not Unusual”
– “You Can Stop the Beat”
Criminal Minds premiere: 7×01 It Takes a Village
Nonostante la mia passione per le serie crime, l’anno scorso Criminal Minds mi aveva un po’ delusa, forse anche a causa dei continui cambiamenti con il cast e con l’insana abitudine degli autori di liberarsi delle principali protagoniste femminili della serie.
La premiere della settima stagione mi ha invece inaspettatamente esaltata.
Tutto il team del BAU è messo sotto inchiesta per l’inusuale svolgimento della missione con cui Ian Doyle, responsabile della presunta morte Prentiss (Paget Brewster), viene arrestato e poi, lo scopriremo con lo svolgersi dell’episodio, ucciso in uno scontro a fuoco.
L’episodio ha davvero tutto quello che si può chiedere ad una serie come questa, identità nascoste e poi svelate, sparatorie, momenti toccanti e indagini svolte in segreto.
Morgan infatti, all’insaputa di Hotch, e con il solo aiuto di Garcia, dalla morte di Prentiss non ha mai abbandonato l’idea di catturare Doyle e, riuscendo a rintracciarne il figlio ormai adolescente, che era stato sottratto al padre dalla stessa Prentiss, riesce nell’intento di catturare l’uomo.
Ma qui le cose si complicano notevolmente, perché Declan viene inaspettatamente rapito. L’unica a poter salvare la situazione sembra a questo punto Prentiss ed Hotch avrà il difficile compito di rivelare alla sua squadra tutta la verità circa la finta morte della loro collega per permetterle di tornare ed aiutare il BAU a ritrovare Declan.
Il momento in cui Prentiss entra nella stanza di fronte agli occhi scioccati dei suoi compagni è davvero emozionante e, per la prima volta dopo molto tempo, rivediamo tutta la squadra del BAU riunita insieme.
Con l’aiuto della donna, il team scopre chi si nasconda dietro al rapimento di Declan, riuscendo a salvare il ragazzo con la perdita però di un prigioniero importante come Ian Doyle che muore appunto in uno scontro a fuoco, dopo che il BAU aveva cercato di scambiarlo con suo figlio.
La commissione che indaga sulla lunga missione che ha portato a questo epilogo, è convinta che la squadra abbia agito con l’intenzione di vendicare Prentiss, che credevano ancora morta, e che non abbia seguito il normale procedimento previsto dalla legge, motivo per il quale tutti i membri del team vengono sospesi e si trovano a dover giustificare le proprie azioni.
Una nota di merito al timido Spencer Reid (Matthew Gray Gubler), che apostrofato dal senatore a capo della commissione che lo chiama per nome durante l’interrogatorio, risponde con un freddo “dottor Reid”, che lo rimette completamente al proprio posto.
L’intera squadra è decisa insomma a difendere le proprie scelte e, nonostante i tentativi della commissione senatoriale di dimostrare il contrario, il BAU ha comunque il merito di aver catturato un pericoloso criminale e salvato un ragazzo innocente, motivo per cui la loro sospensione viene interrotta.
Ma non finisce qui, Prentiss, ormai libera dalla minaccia che Doyle rappresentava per la sua incolumità, viene invitata a tornare nel gruppo ed accetta.
Il team, di nuovo unito ed al completo, è pronto quindi per affrontare una nuova stagione.
The Big Bang Theory premiere: 5×01 The Skank Reflex Analysis
La prima cosa da specificare è che per la premiere della quinta stagione The Big Bang Theory sono stati trasmessi due episodi, il 5×01 “The Skank Reflex Analysis” ed il 5×02 “The Infestation Hypothesis”.
Qui di seguito vi parlerò solo del primo, anche perché tra i due è quello in cui vedremo le reazioni dei protagonisti al season finale dell’anno scorso e all’improbabile relazione Penny/Ray.
La gag forse più divertente della puntata è quella in cui Leonard cerca di spiegare a Sheldon che Penny mentiva quando, uscita dalla camera da letto di Raj, trovandosi di fronte ai suoi amici, ha affermato “Non è come sembra” prima di scappare, dato che Sheldon è ossessionato dall’idea di dare un senso a ciò che ha visto e trovare quindi una ragione per la quale Penny fosse nella camera di Raj partendo dal presupposto che non ci sia andata a letto.
Nonostante il season finale dell’anno scorso avesse lasciato molti fan scontenti per questo apparente inizio di una nuova liaison tra Penny e Raj, il modo in cui gli autori hanno risolto la questione è stato brillante. Il timido Raj sembra infatti convinto di avere un futuro con Penny, ma quando la ragazza gli confessa che ciò che è accaduto tra loro è stato un errore, causato anche dall’eccesso di alcool, e che vuole che rimangano solo amici, da “amico” Raj le confessa che tra loro non è successo nulla!
Vi lascio alla visione dell’episodio per scoprire cosa sia davvero accaduto tra i due in quei momenti, perché non c’è modo di essere con le parole più perfettamente descrittivi di quanto sia Raj nel raccontare a Penny la verità!
Penny è decisamente molto sollevata dalla notizia di non aver consumato con Raj, anche perché non era sua intenzione ferirlo, tanto da fare un patto con lui di non rivelare mai la verità, lasciando credere ai loro amici che tra loro ci sia stato davvero qualcosa.
Molti si sono chiesti anche come Leonard avrebbe reagito all’idea della sua ex che va a letto con uno dei suoi migliori amici e la risposta è, non molto bene.
C’è una certa comprensibile freddezza infatti tra i quattro amici quando si ritrovano come sempre a mangiare tutti insieme, gelo che viene però superato grazie ad una partita di paintball, durante la quale Sheldon arriva a “sacrificarsi” al nemico per riportare insieme il gruppo.
Con Priya tornata in india, per la quale molti appassionati della serie non hanno mai avuto particolare simpatia, ed il gruppo nuovamente unito, la quinta stagione di The Big Bang Theory promette quindi di essere divertente e frizzante come sempre.
Grey’s Anatomy premiere: 8×01 Free Falling
La situazione è come l’abbiamo lasciata con il season finale della settima stagione. Le coppie Meredith e Derek e Cristina e Owen sono tutt’ora separate e non sembrano trovare un punto di incontro anche solo per discutere dei loro problemi.
April deve affrontare il suo primo giorno come responsabile degli specializzandi e sembra avere molti problemi a farsi ascoltare dai suoi compagni, soprattutto quando un’enorme voragine che si apre nel centro di Seattle mette in allarme l’intero ospedale che si appresta ad accogliere i feriti.
La dottoressa Bailey, vedendo che i suoi specializzandi non riescono a mettersi d’accordo su nulla e sembrano lavorare uno contro l’altro piuttosto che sostenersi a vicenda, decide di mettere in atto quello che chiama “piano Gunther“.
Lo scopo di questo piano è di lasciare che tutti gli specializzandi lavorino su un unico caso, senza che nessun supervisore intervenga (a meno che la vita del paziente venga messa a repentaglio), con lo scopo di far emergere un solo membro del team che prenderà le redini della situazione e dimostrerà le proprie capacità di leadership: a vincere questa particolare sfida sarà Jackson, che si guadagnerà in questo modo il rispetto di Mark.
Richard si vede costretto a comunicare a Meredith la decisione della commissione disciplinare di licenziarla e proprio alla fine dell’episodio prenderà una decisione drastica per difenderla e farla riassumere.
Le cose tra Cristina e suo marito sembrano appianarsi dopo che Meredith affronta Owen e gli dice che Cristina non ha ancora abortito, perché lo ama ancora, ma che lui non può costringerla ad avere un bambino se lei non si sente pronta a fargli da madre. Nonostante il dolore per ciò che questo comporta, Owen decide di parlare con Cristina e di starle vicino durante l’aborto, accettando la sua scelta.
Grazie all’intervento di Richard, il licenziamento di Meredith viene revocato, ma la piccola Zola viene portata via dai servizi sociali, poiché l’assistente che si occupa di lei scopre che Meredith le ha mentito circa il suo licenziamento e sul fatto che vivesse separata dal marito.
Derek guarda la piccola portata via e se ne va lasciando sola Meredith, dando così l’impressione di non riuscire a perdonarle ciò che ha fatto con il suo studio sperimentale sull’Alzheimer, né tanto meno il fatto che, a causa della sua imprudenza, la piccola Zola venga portata via da loro. Particolare tra l’altro che lascia un po’ perplessi, come se la morale della storia fosse che a pagare le conseguenze degli errori altrui sia la creatura più innocente di tutti.
Mentre quindi per il resto del team le cose paiono appianarsi, Meredith e Derek sembrano prendere strade separate.
La nuova stagione di Grey’s Anatomy mostra allo spettatore esattamente quello che si aspetta: un accenno di soap opera, di medical drama e gli intrecci tra personaggi ai quali ci ha da tempo abituato.
Una premiere che chiude il cerchio e non lascia sospesi con il season finale dello scorso anno, ma una trama forse un po’ stanca che non lascia lo spettatore con nessun particolare desiderio di scoprire avidamente cosa possa accadere in seguito.
Fringe premiere: 4×01 Neither Here Nor There
Rispondiamo subito alla domanda che in molti si saranno fatti in questo periodo di hiatus: che fine ha fatto Peter?
La risposta è che l’uomo compare nella premiere di Fringe solo sotto forma di riflesso, un riflesso appunto che Walter vede in uno specchio o nello schermo spento di una televisione, senza tuttavia riconoscerlo.
L’altro personaggio che nominerà Peter sarà l’osservatore che non riesce a spiegarsi come l’uomo, pur essendo stato cancellato dalla storia e dalla memoria dei suoi cari, continui in qualche modo ad essere presente, ecco perché lo vedremo costruire un macchinario che dovrebbe avere il compito di cancellare definitivamente il ricordo di Peter, anche se – all’atto pratico – nel momento in cui deve mettere in funzione questo meccanismo, decide di non farlo.
Nel nuovo mondo, nel frattempo, quello in cui i due universi paralleli cercano di contribuire per evitare la loro reciproca distruzione, ogni personaggio resta connesso, pur avendo ruoli diversi dalla realtà a cui il telefilm ci aveva abituati. Ecco quindi comparire Lincoln Lee, come semplice agente di polizia, che entrerà in contatto con Olivia e la divisione Fringe nel momento in cui il suo partner viene ucciso in circostanze misteriose.
Deciso a scoprire cosa si celi dietro la morte del suo amico, Lee finisce per entrare in contatto anche con Walter e Astrid, dopo che Broyles concede ad Olivia il permesso di farlo lavorare sul caso.
Nel corso dell’episodio, grazie a Walter, si scoprirà infatti che i responsabili della morte del compagno di di Lee sono dei mutaforma umani che l’uomo è convinto essere un prodotto di Walternativo. In uno scontro a fuoco tra questi esseri e Lee ed Olivia, vedremo che una mutaforma riuscirà a sfuggire ai due agenti, andandosene indisturbata.
L’agente Lee è sempre più confuso e cerca di dare un senso a tutte le cose assurde alle quali, nel giro di pochi giorni, si trova ad assistere, fino a quando non verrà portato nella struttura che permette ai due mondi di incontrarsi e conoscerà la finta Olivia che non sembra avere un rapporto particolarmente idilliaco con il suo doppio.
“A volte alcune risposte portano a maggiori domande.”
Questa frase, pronunciata da Olivia, introduce magnificamente questa nuova serie di Fringe, soprattutto dopo che la donna, in un momento di confidenza con Lee, gli confessa di aver sempre sentito un vuoto nella sua vita che da tempo cerca di colmare senza successo. Ovviamente lo spettatore sa che questo vuoto è stato lasciato da Peter e la consapevolezza che una traccia di lui sia comunque presente nel cuore dei protagonisti, fa ben sperare circa il futuro di Peter, lasciandoci comunque con molte domande a cui rispondere: è stato il destino a far incontrare Olivia e Lee per farli lavorare insieme come è sempre stato? Il ricordo di Peter sarà sufficientemente forte da poterlo far riapparire nella serie? Quale ruolo avrà l’osservatore nella storia?
E soprattutto i due mondi paralleli riusciranno davvero a collaborare per sfuggire alla reciproca distruzione?
Nonostante l’assenza del protagonista dallo schermo, quella della quarta stagione di Fringe è una premiere da considerarsi, sebbene forse a tratti un po’ lenta, riuscita, lasciando lo spettatore con il desiderio di proseguire nel viaggio tra i due mondi paralleli per scoprire cosa accadrà ai suoi protagonisti.
CSI NY premiere: 8×01 Indelible
Quando ho saputo che la premiere di CSI NY, a meno di un mese dal vero anniversario dei dieci anni dall’11 settembre, avrebbe parlato di questo giorno e ci avrebbe mostrato i momenti vissuti dai protagonisti in questa triste circostanza, devo dire che ero piuttosto curiosa di vedere l’episodio.
Purtroppo, lo devo ammettere, le mie aspettative sono state un po’ deluse.
Tutti gli accenni a quel giorno si presentano sotto forma di flashback vissuti dai protagonisti.
Gli amanti della serie sapranno certamente che Mac ha perso suo moglie nell’attentato al World Trade Center e per la prima volta ci è dato, grazie a questo episodio, di sbirciare nella vita del protagonista della serie prima di quel momento, quando Mac era ancora un semplice detective della polizia di New York e sua moglie lavorava appunto nel centro finanziario della città. La prima sensazione che si riceve dai flashback dell’uomo che ricorda sua moglie è quella che la sua fosse una perfetta storia d’amore tragicamente spezzata, il problema è che è quasi troppo perfetta. Il modo in cui viene descritto il loro rapporto ha un sapore quasi disneyano ed un po’ troppo zuccheroso per sembrare davvero realistico, soprattutto conoscendo il carattere riservato del Mac che abbiamo osservato per ben sette stagioni.
Altro particolare che mi ha lasciato un po’ perplessa è stato quello di voler comunque inserire “il caso della settimana” in un episodio che, per la natura dell’argomento ed il coinvolgimento dei personaggi, avrebbe potuto decisamente farne a meno, finendo per avere un B plot che quasi disturba la visione rispetto all’argomento principale.
Altri particolari lasciano anche perplessi, come il fatto che Danny e Flack si siano incontrati per la prima volta proprio a Ground Zero, pare strano infatti che – dopo sette stagioni – sia la prima volta che veniamo a conoscenza di questo particolare o che si lasci intendere che Lindsay ed Adam possano essersi trovati casualmente insieme nello stesso gruppo di volontari che hanno aiutato a pulire i detriti del World Trade Center, quasi a voler implicare – in maniera un po’ forzata – che tutti i protagonisti della serie, che all’epoca non si conoscevano, siano comunque stati in qualche modo in contatto in questa circostanza.
Nonostante l’impressione generale che ho ricevuto dall’episodio non sia del tutto positiva, ci sono comunque alcune scene molto belle, come i secondi che aprono la puntata con quella goccia di sangue che cade in un lavandino (che si scoprirà far parte appunto del primo flashback della vita passata di Mac) o la telefonata interrotta tra lui e la moglie quando l’uomo cerca di contattarla appena saputo dell’attentato e nella quale la donna gli dice di essere riuscita ad uscire dalle torri.
Meno riuscita, a mio avviso, la scena finale, con il discorso di Mac e l’inaugurazione del muro della memoria dedicato a poliziotti e pompieri deceduti quel giorno di dieci anni fa: più che essere davvero emotivamente coinvolgente, mi ha dato l’impressione ci fosse qualcosa di stereotipato che voleva quasi forzare lo spettatore a sentire un’emozione sull’onda di ciò che davvero quel giorno muove nelle coscienze di tutti.
Bilancio dunque non particolarmente positivo, forse la serie di per se stessa non si presta ad episodi di rottura rispetto al suo usuale schema; avrei preferito vedere infatti qualcosa di completamente diverso dal solito, ma la sensazione finale è quella che gli autori abbiano avuto un intento preciso senza avere il coraggio di svilupparlo con vera originalità.
House MD premiere: 8×01 Twenty Vicodin
Ho avuto modo di vedere lo screener di questo episodio e devo dire che Twenty Vicodin non è esattamente il genere di premiere che mi sarei aspettata da House.
Il finale di stagione dell’anno scorso mi aveva lasciata piuttosto interdetta e la mia speranza era che, con l’ottava stagione (le voci dicono che sarà forse l’ultima di questo show), House mostrasse in qualche modo un seppur minimo cenno di cambiamento e maturazione.
Cominciamo con il dire che il primo episodio di questa stagione riprende undici mesi dopo la fine della precedente e vede House in prigione, interrogato dalla commissione per il rilascio per buona condotta, pronta a farlo uscire di galera otto mesi prima rispetto ai 12 che costituivano la sua condanna per essere entrato con la macchina nel soggiorno della Cuddy (Lisa Edelstein).
House, fin dall’inizio, non mostra grande pentimento per ciò che ha fatto dichiarando di sapere, nell’attimo in cui compiva il criminoso gesto, che nessuno sarebbe stato davvero in pericolo, tanto meno la figlia di Cuddy che sapeva non essere presente in casa.
Nonostante non mostri quindi grande rimorso per il suo gesto, la commissione accetta comunque di lasciarlo andare di lì a cinque giorni per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri più che per un vero convincimento.
L’episodio, da quel momento in poi, sembra reggersi sulla domanda del presidente della commissione posta prima di lasciarlo andare “riuscirà a restare fuori dai guai per almeno cinque giorni?”
Si scoprirà che la vita in prigione non sembra aver cambiato molto l’uomo, né tanto meno lo abbia aiutato in alcun modo a curare la sua dipendenza dal Vicodin. House infatti si è fatto procurare delle pillole aggiuntive del medicinale da uno dei detenuti, nonché capo di una banda di nazisti, da aggiungere alle sei pastiglie giornaliere che la prigione gli fornisce per combattere il suo dolore cronico alla gamba ed ora è in debito con l’uomo di ben 20 pillole, da questo il titolo dell’episodio.
House cercherà quindi, nei pochi giorni che gli rimangono, di non farsi uccidere dai membri della banda che fa il buono e cattivo tempo nella prigione e, contemporaneamente, di scoprire le cause di uno strano dolore alle ossa di uno dei prigionieri che si rivolge a lui per un aiuto, supportato da una dottoressa che lavora nel carcere, Jessica Adams (Odette Annable) il cui atteggiamento nei confronti di questo caso medico, cattura l’interesse di House.
Una premiere che non vede presenti nessuno dei co-protagonisti della serie, dalla quale si verrà a sapere inoltre che nessuno degli amici di House è mai andato a trovarlo e che lo vedrà, più deciso che mai, a dimostrare al mondo che il fine, giustifica i mezzi, sia nel curare il detenuto che gli ha chiesto aiuto, sia nel dimostrare al capo della banda nazista che minacciarlo, non gli farà comunque ottenere ciò vuole.
Scopriremo inoltre il motivo per cui un uomo come lui, che certamente poteva permettersi avvocati che lo tenessero lontano dalla prigione, si trovi invece a scontare una condanna di un anno, motivi che, secondo la dottoressa Adams, sono legati al suo desiderio di auto-punirsi per quello che ha fatto.
Le prima domanda che ci si pone è se sia davvero così, se House riprenderà ad esercitare la medicina una volta uscito e come e se riuscirà a ricucire i suoi rapporti di amicizia una volta scontata la sua pena e soprattutto se House sarà davvero riuscito a restare fuori dai guai per soli cinque giorni ed uscire per buona condotta.
“Nonostante fosse ovvio che l’agente Kate Beckett (Stana Katic) non sarebbe morta per mano del misterioso cecchino, la tensione che si respira fin dall’inizio della puntata è davvero intensa.”
Ho visto i primi minuti su internet e concordo!