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Ciak! I dialoghi cult del cinema (10): Quinto potere 24/03/2009

Posted by Antonio Genna in Ciak!, Cinema e TV, Citazioni, Film, Video e trailer.
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Ciak!Ritorna lo spazio che raccoglie dialoghi e battute cult tratti da film di ogni genere, italiani o stranieri… l’importante è che le citazioni scelte abbiano un ricordo o un’importanza particolare: se avete battute o dialoghi da segnalare per i prossimi appuntamenti di questo spazio inviateli alla mia e-mail specificando il titolo del film ed i personaggi a cui si riferisce la citazione.
Questa volta un pregnante monologo tratto dal film drammatico “Quinto potere” (1976, titolo originale “Network”), quinto-poterediretto da Sydney Lumet, scritto da Paddy Chayefsky ed interpretato da Faye Dunaway, William Holden, Peter Finch, Robert Duvall, Wesley Addy, Ned Beatty, Beatrice Straight, Jordan Charney e Lane Smith. Il film ha vinto ben 4 premi Oscar (miglior attore protagonista a Peter Finch, migliore attrice protagonista a Faye Dunaway, miglior attrice non protagonista a Beatrice Straight, migliore sceneggiatura originale a Paddy Chayefsky). Rimangono infatti memorabili nel film i monologhi di Howard Beale (interpretato da Peter Finch), l’unico uomo ucciso soltanto perché aveva un basso indice d’ascolto: ve ne propongo uno, che risulta attualissimo anche a 23 anni di distanza, qui di seguito (e a seguire, l’estratto video del film).

[…] “Non serve dirvi che le cose vanno male, tutti quanti sanno che vanno male. Abbiamo una crisi, molti non hanno un lavoro, e chi ce l’ha vive con la paura di perderlo. Il potere di acquisto del dollaro è zero. Le banche stanno fallendo. I negozianti hanno il fucile nascosto sotto il banco, i teppisti scorrazzano per le strade. E non c’è nessuno che sappia cosa fare e non se ne vede la fine.
Sappiamo che l’aria ormai è irrespirabile e che il nostro cibo è immangiabile. Stiamo seduti a guardare la TV mentre il nostro telecronista locale ci dice che oggi ci sono stati 15 omicidi e 63 reati di violenza come se tutto questo fosse normale! Sappiamo che le cose vanno male, più che male, è la FOLLIA. E’ come se tutto dovunque fosse impazzito così che noi non ne usciamo più. Ce ne stiamo in casa e lentamente il mondo in cui viviamo diventa più piccolo. E diciamo soltanto: “Almeno lasciateci tranquilli nei nostri salotti, per piacere! Lasciatemi il mio tostapane, la mia TV, la mia vecchia bicicletta e io non dirò niente, ma lasciatemi tranquillo…”. (altro…)

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Ciak! I dialoghi cult del cinema (9): L’aereo più pazzo del mondo… sempre più pazzo! 26/04/2008

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Questa volta un esilarante dialogo tratto dai tanti meritevoli di segnalazione del film comico “L’aereo più pazzo del mondo… sempre più pazzo!” (1982), scritto e diretto da Ken Finkleman e seguito del “L\'aereo più pazzo del mondo... sempre più pazzo!”film “L’aereo più pazzo del mondo” (1980) di Jim Abrahams, David e Jerry Zucker; nel cast Robert Hays, Julie Hagerty, Lloyd Bridges, Peter Graves, Chad Everett, William Shatner e Raymond Burr. Si tratta della scena in cui, prima del volo, Simon Kurtz (Chad Everett) presenta il capitano Clarence Oveur (Peter Graves), il cui cognome si pronuncia “over”, al secondo pilota Dose (Kent McCord; in originale il personaggio è in realtà il navigatore Dave Unger, modificato nella versione italiana per i giochi di parole del dialogo) ed al navigatore Craft (James A. Watson Jr.; in originale il personaggio è il primo ufficiale Dunn), dal cognome alquanto buffo se abbinati al suo.

Simon: Signori, vorrei presentarvi il vostro capitano, il capitano Oveur.
Clarence Oveur: Benvenuti a bordo, signori.
Simon:
Capitano, il secondo pilota, il signor Dose, e il navigatore, il signor Craft.
Clarence Oveur:
Oveur.
Dose:
Dose.
Clarence Oveur: Over.
Craft: Craft.
Clarence Oveur:
Salve. Bene, mettiamoci al lavoro.
Simon:
Dose, lei non è mai stato sotto il comando di Oveur nell’aeronautica?
Dose: No, io personalmente no. Oveur e Craft invece hanno lavorato insieme.
Craft:
Già.
Simon:
Oveur e Craft, ma non Oveur e Dose.
Craft
: Certo.
Clarence Oveur:
Craft era sotto di me, quindi eravamo un Oveur-Craft.
Dose: Non essendo mai io stato sotto di lei, non si può dire Oveur-Dose.
Clarence Oveur:
L’importante è non fare mai un Oveur-Dose… eh eh.

Ciak! I dialoghi cult del cinema (8): Elizabethtown 15/12/2007

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Questa volta una battuta della commedia/dramma “Elizabethtown” (2005), diretta da Cameron Crowe: è Claire Colburn (Kirsten Dunst) a parlare rivolta a Drew Baylor (Orlando Bloom).

Elizabethtown, Kirsten DunstClaire: Sei un artista tu! Il tuo compito è quello di rompere gli schemi non di addossarsi la colpa, fare l’inchino e dire “Grazie, ho fallito, toglierò il disturbo, oh Phil ce l’ha con me, ngue… ngue… ngue” e allora? Vuoi davvero essere grande? E allora devi avere il coraggio di sbagliare alla grande e di restare lo stesso in circolazione. Lascia che si chiedano cos’hai ancora da ridere! Questa è la vera grandezza per me…

(altro…)

Ciak! I dialoghi cult del cinema (7): Harold e Maude 31/10/2007

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Questa volta uno scambio di battute tra i protagonisti della commedia “Harold e Maude” (1971), diretta da Hal Ashby ed interpretata da Ruth Gordon e Bud Cort, con una splendida colonna sonora di Cat Stevens.

Maude: “Io mi vorrei trasformare in un girasole più che in ogni altra cosa… sono così alti e così semplici…tu che fiore vorresti essere?”
Harold: “Non lo so. Uhm…una di queste margherite, per esempio…”
Maude: “Harold e Maude”“Perchè?”
Harold: “Perchè sono tutte uguali.”
Maude: “Ah ah… lo dici tu! Guarda: certe sono più piccole, certe sono più grosse, certe pendono a sinistra, certe a destra, certe sono bruttine perchè hanno perduto i petali…sono una diversa dall’altra e si vede benissimo… Sai Harold, secondo me gran parte delle brutture di questo mondo viene dal fatto che della gente che è diversa, permette che altra gente la consideri uguale…

Ciak! I dialoghi cult del cinema (6): Il ragazzo di campagna 06/03/2007

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“Il ragazzo di campagna”Questa volta spazio al cinema italiano: segnalo un dialogo dal film comico “Il ragazzo di campagna” (1984), diretto da Castellano e Pipolo, con una scena memorabile che vede impegnato il protagonista Artemio (Renato Pozzetto) impegnato a preparare il tavolo da pranzo prima di mangiare.

Tavolo ribaltabile… taaac.
Sedia rotante… taaac.
Posti per commensali che non ci sono… taaac.
Tovaglia a metro… taaac… tac…tac, tac.
Piatto Fabriano, tovagliolo extra-strong e bicchiere di plastica… tac.
Vino cartonato… taaac.
Spaghetti pronto uso, contorno surgelato… tac.
Tonno e grissini per tagliarlo… taaac, tac.
Oh, questa sì che è vita, taaac…

Per chi volesse rivedere la scena “cult”, ne ripropongo di seguito un estratto video. (altro…)

Le ultime parole famose… (29) 20/02/2007

Posted by Antonio Genna in Citazioni, Varie ed eventuali.
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Bill Gates“640 Kbyte dovrebbero essere abbastanza per tutti.”
(Bill Gates, fondatore e presidente Microsoft, nel 1981)

La previsione di Gates purtroppo è stata poco longeva: i computer che tutti utilizziamo oggi dimostrano che una memoria di 640 Kbyte è una quantita insufficiente per qualsiasi tipo di applicazione.

Ciak! I dialoghi cult del cinema (5): Good Morning Vietnam 24/01/2007

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Questa volta segnalo un dialogo dal film bellico “Good Morning Vietnam” (1987), diretto da Barry Levinson: Good Morning Vietnamun estratto da un monologo dell’irriverente aviere diventato deejay Adrian Cronauer (Robin Williams)…

S.O.S. Signore… se l’ex VP ha un tale DNA, non dovremmo tenere la CS fuori TV? Perché senza questo ABC avremmo alla gola l’H2O, o peggio il DDT dal KGB!

Ed ecco un estratto video con la celebre scena del film accompagnata dalla splendida “What a wonderful world” di Louis Armstrong. (altro…)

Ciak! I dialoghi cult del cinema (4): Balle spaziali 09/01/2007

Posted by Antonio Genna in Ciak!, Cinema e TV, Citazioni, Film.
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Questa volta segnalo un dialogo dal film cult “Balle spaziali” (tit. orig. “Spaceballs”, 1987), diretto da Mel Brooks: a parlare sono Casco Nero (Rick Moranis) e il col. Nunziatella (George Wyner)…

“Balle spaziali”, Nunziatella e Casco NeroCasco Nero: E quello chi è?
Colonnello Nunziatella: Quello è Stronzo, Signore.
Casco Nero: Questo l’ho capito, come si chiama?
Colonnello Nunziatella: Stronzo, Signore, è il suo nome, Maggiore Stronzo.
Casco Nero: E suo cugino?
Colonnello Nunziatella: E’ Stronzo anche lui, Signore: tiratore scelto Philip Stronzo.
Casco Nero:
(urlando) Ci sono ancora molti altri Stronzi su questa nave??!!
Tutti: Presente!
Casco Nero: Lo sapevo, sono circondato da Stronzi… continuate a sparare, Stronzi!

Le ultime parole famose… (28) 15/11/2006

Posted by Antonio Genna in Citazioni, Fumetti, Varie ed eventuali.
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Topolino“Ormai Mickey Mouse non interessa più a nessuno: probabilmente dovremo eliminarlo.”
(Roy O. Disney, fratello di Walt, nel 1937)

A quanto pare Roy si è proprio sbagliato: Topolino sembra interessare parecchi appassionati ancora oggi!

Ciak! I dialoghi cult del cinema (3): Ritorno al futuro 13/11/2006

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“Ritorno al futuro”, Doc e MartyQuesta volta segnalo un dialogo dal film cult “Ritorno al futuro” (tit. orig. “Back to the future”, 1985), diretto da Robert Zemeckis: a parlare sono Marty McFly (Michael J. Fox) e “Doc” Emmett Brown (Christopher Lloyd)…

Marty: Doc, ci vuole più rincorsa, non c’è strada sufficiente per arrivare a 88 miglia!
Doc: Strade? Dove andiamo noi non servono strade!

Le ultime parole famose… (27) 06/11/2006

Posted by Antonio Genna in Citazioni, Varie ed eventuali.
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Venere di Urbino

“Perchè Tiziano dovrebbe essere citato in un discorso relativo all’arte?”
(Il pittore William Blake, nel 1807)
Nell’immagine qui sopra è ritratta la “Venere di Urbino” (1538), uno dei capolavori di Tiziano (1488 – 1576) conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze.

Ciak! I dialoghi cult del cinema (2): Io ti salverò 31/10/2006

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“Io ti salverò”Questa volta è protagonista una sola battuta, scelta da Leetah e tratta dal film giallo “Io ti salverò” (tit. orig. “Spellbound”, 1945) diretto da Alfred Hitchcock: quando la psichiatra Costanza (Ingrid Bergman, nella foto a destra ritratta insieme a Gregory Peck) trova rifugio dal suo insegnante Alessio (Michael Chekhov), lui la sera le dà la buonanotte così…

Alessio: Sogni d’oro. Li analizzeremo domattina a colazione…

Ciak! I dialoghi cult del cinema (1): Pulp Fiction 31/10/2006

Posted by Antonio Genna in Ciak!, Cinema e TV, Citazioni, Film.
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Ciak!In questo nuovo spazio mi piacerebbe raccogliere le mie (e le vostre) battute e dialoghi cult tratte da film di ogni genere, italiani o stranieri… l’importante è che le frasi abbiano per voi un ricordo o un’importanza particolare: se avete battute o dialoghi da segnalare per i prossimi appuntamenti di questo spazio inviateli alla mia e-mail specificando il titolo del film ed i personaggi a cui si riferisce la citazione, e se volete un ricordo o un commento al film che avete scelto.
Questa volta sono io a proporre la scena: si tratta del celebre dialogo tra Wolf (Harvey Keitel) e Jimmy (Quentin Tarantino) in “Pulp Fiction” (1994) di Quentin Tarantino.

Wolf (al telefono con Marcellus, scrive su un foglietto) …un corpo senza testa… ci vogliono 30 minuti… ce ne metterò 10.
(9 minuti e 37 secondi dopo, Wolf suona il campanello. La porta viene aperta da Jimmy)
Wolf e JimmyWolf: “Tu sei Jimmy, giusto? E’ casa tua?”
Jimmy: “Sì, proprio così…”
Wolf: “Sono il signor Wolf… risolvo problemi.”
Jimmy: “Ah, bene, ne abbiamo uno…”
Wolf: “Me l’hanno detto, posso accomodarmi?”
Jimmy: “Ma sì, la prego, entri!”
Wolf: “Tu devi essere Jules, perciò tu sei… Vincent. Veniamo subito al sodo, signori: se sono stato informato correttamente le lancette volano, dico bene Jimmy?”
Jimmy: “Al 100%.”
Wolf: “Tua moglie… Bonnie torna a casa alle nove e mezzo del mattino, esatto? Mi è stato fatto capire che se dovesse tornare e ci trovasse qui non ne sarebbe troppo soddisfatta..”
Jimmy: “Per niente…”
Wolf: “Bene, questo ci dà.. 40 minuti per toglierci dalle palle. E se fate quello che vi dico quando ve lo dico sono sufficienti. Allora, in garage avete una macchina con un cadavere a cui manca la testa, portatemici…”

Le ultime parole famose… (26) 22/09/2006

Posted by Antonio Genna in Citazioni, Varie ed eventuali.
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Auto elettrica“Tra 15 anni si userà l’elettricità più per le auto che per l’illuminazione.”
(Thomas Alva Edison, inventore della lampadina, nel 1910)

Le ultime parole famose… (25) 13/09/2006

Posted by Antonio Genna in Citazioni, Varie ed eventuali.
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Televisori“La televisione? Un apparecchio con un nome metà greco e metà latino è per forza inutile.”
(C.P. Scott, noto giornalista inglese, nel 1932)

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