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Una nuova intervista esclusiva a Giorgio Buscaglia (Rai 2) 23/06/2010

Posted by Antonio Genna in Cinema e TV, Esclusive, Interviste, Lost, Serie cult, TV ITA.
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Dopo la mia intervista del mese scorso a Piercarlo Guglielmi (Italia 1), ho pensato di rivolgere nuovamente delle domande a Giorgio Buscaglia, responsabile della programmazione Cinema e Fiction di Rai 2: con l’occasione, Buscaglia ha fatto un piccolo bilancio dell’ultima stagione, ha risposto su alcuni “casi” particolari degli ultimi mesi (come “L’ispettore Coliandro”), ha anticipato la programmazione dei prossimi mesi e ha fornito un suo breve parere personale sui telefilm della nuova stagione televisiva statunitense 2010/11, i cui episodi pilota – come altri addetti ai lavori – Buscaglia ha avuto modo di visionare a fine maggio a Los Angeles nel corso degli ultimi screenings.

Buongiorno. Come ho anche chiesto nella mia intervista al suo omologo di Italia 1 Piercarlo Guglielmi, quali ritiene siano stati i principali cambiamenti del panorama televisivo italiano nell’ultimo anno?
Senz’altro l’avvento del digitale. Questa volta sul serio. Un anno fa era inconcepibile sul telecomando del televisore della tv free sintonizzare tanti canali. A parte Rai, Mediaset e Telecom, il resto erano una miriade di piccole tv anonime. Oggi con o senza decoder integrato il momento della sintonizzazione è un momento ‘sacro’ che determina su quale tasto inserire il proprio canale preferito. La scelta è davvero vasta: 13 canali Rai, i Mediaset, i vari +1, La 5, La7d, Cielo. E poi: MTV+, RTL 102.5 e (nella mia zona qui a Roma) anche Tele Capri Television. Insomma, una rivoluzione che entro la fine dell’anno avrà raggiunto tutto il Nord Italia che potrà così vivere l’ebrezza di quello che è successo a Roma nel momento del ‘grande black-out’ con l’ accensione di canali tv importanti e dalla programmazione ricca. Non più anelli e tappeti ma programmi veri. Per questo Rai 4 ha avuto subito una visibilità straordinaria. Ora il problema è ordinare tutti questi canali in una numerazione che spero sia simile a quella di Sky. Forse per questo, se fossi in Sky mi preoccuperei se non altro per i canali cloni che potrebbero nascere a breve in free. (altro…)