Edicola – “Internazionale” # 901, 16 giugno 2011: “Nucleare?” 11/06/2011
Posted by Antonio Genna in Internazionale, News.trackback
Di seguito, la copertina, un elenco dei principali contenuti e l’editoriale del direttore del numero 901 del 16 giugno 2011 di “Internazionale”, settimanale d’informazione fondato nel 1993 che propone articoli delle principali testate straniere tradotti in lingua italiana, in vendita nelle edicole al costo di 3 €.
Di seguito, il sommario di questo numero.
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In copertina
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Il dilemma del nucleare
Le rivolte in Nordafrica e in Medio Oriente, la crisi di Fukushima e il riscaldamento climatico stanno cambiando gli equilibri del mercato energetico. Con le fonti oggi disponibili il mondo avrà sempre più difficoltà a soddisfare i consumi in aumento.
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Favorevoli o contrari
L’energia atomica è rischiosa. Ma è indispensabile? Cinque domande del Guardian per capire da che parte si sta.
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Attualità
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Lo Yemen senza Saleh
Dopo la fuga del presidente, nel paese si scontrano le fazioni rivali della tribù Hashid. Ma chi arriverà al potere dovrà fare i conti con i giovani yemeniti e le loro rivendicazioni.
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Inchiesta
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Abbandonati nel Mediterraneo
Il 25 marzo una barca con a bordo 72 persone è partita dalla Libia diretta a Lampedusa. I migranti sono stati avvistati da un elicottero militare. Ma nessuno li ha soccorsi.
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Visti dagli altri
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L’apatia dei ragazzi in Italia
Le statistiche dimostrano che i giovani italiani stanno peggio dei coetanei europei. E molti sembrano aver gettato la spugna.
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Il berlusconismo ha già vinto
Lo stile rozzo e populista del Cavaliere ha intaccato profondamente la cultura di massa in Italia e in Europa.
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Libia
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Padri e figli vanno in guerra
Un mese dopo l’inizio della guerra, Jon Lee Anderson è andato in Libia per incontrare i ribelli. Racconta le loro prime vittorie, la ritirata dopo la controffensiva dell’esercito di Gheddafi e l’intervento della Nato.
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Società
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Parole in libertà
Il Papotin è un giornale particolare: i redattori sono ragazzi e adulti autistici. Si riuniscono tutti i mercoledì in un cinema di Parigi e la rivista esce solo quando gli articoli sono pronti.
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Turchia
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Le ambizioni di Istanbul
La riscoperta dell’eredità ottomana. Gli obiettivi geopolitici. La ricerca di una nuova identità. La Turchia che il 12 giugno deciderà se rinnovare la fiducia al premier Erdogan è un paese in trasformazione. E sempre più proiettato verso oriente.
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Portfolio
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Gli specchi dell’anima
L’arte del fotoritratto secondo Man Ray, raccontata in un nuovo volume. Scatti apparentemente ordinari, ai quali il maestro del surrealismo regalava un tocco magico, scrive Christian Caujolle.
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Ritratti
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Dietrich Mateschitz. Nel segno del toro
Nato in un paesino austriaco, ha creato un impero grazie alla Red Bull. Poi ha preso d’assalto il mondo dello sport e i mezzi d’informazione.
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Viaggi
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Punto di vista superiore
In cima alle tre vette che circondano Città del Messico. Laghi di montagna e ghiacciai a due ore d’auto dalla megalopoli.
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Graphic Journalism
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Cartolina da Atene
Di Ilan Manouach
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Pop
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Apocalisse
Di Junot Díaz
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Africa e Medio Oriente
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Ai confini di Israele l’estate sarà calda
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Europa
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Nel Portogallo in crisi vince il centrodestra
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Americhe
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Ollanta Humala è il presidente del Perù
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Asia e Pacifico
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L’ombra di Al Qaeda sulla marina pachistana
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Arte
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Illuminare i tempi bui
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Scienza e tecnologia
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La sequenza dell’E. coli rivela un ibrido sconosciuto
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L’archivio mobile
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Economia e lavoro
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La febbre dei consumi colpisce il Brasile
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Editoriali
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La sindrome del cetriolo
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La guerra alla droga è fallita
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Opinioni
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Amira Hass
Il ragazzo dai capelli bianchi
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Yoani Sánchez
Campi da golf
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Noam Chomsky
Uccidere Bin Laden è stata solo una vendetta
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David Randall
Informazione e privacy ai tempi di Twitter
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Goffredo Fofi
Al cospetto della storia
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Giuliano Milani
Aiuti efficienti
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Pier Andrea Canei
Passato ossigenato
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Christian Caujolle
Ufo editoriale
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Tullio De Mauro
Questione di parole
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Anahad O’Connor
Un rumore nella notte
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Tito Boeri
50 miliardi di euro
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Ed ora l’editoriale del direttore Giovanni De Mauro.
Ricchi
Buone notizie sul fronte dell’economia. La crisi è finita. Il peggio è passato. I miliardari possono tirare un sospiro di sollievo. Il Wall Street Journal rivela che lo scorso anno il numero di persone ricchissime è aumentato del 12,2 per cento. Oggi sono 12,5 milioni in tutto il mondo. Gli Stati Uniti continuano a essere il paese che ne ospita il maggior numero: 5,2 milioni. Seguono il Giappone, con 1,5 milioni, la Cina, con 1,1 milioni, e la Gran Bretagna, dove vivono 570mila miliardari. Il dato interessante, però, è un altro. Le persone molto ricche sono solo lo 0,9 per cento della popolazione mondiale, ma possiedono il 39 per cento della ricchezza del pianeta. E lo 0,1 per cento dei miliardari più ricchi di tutti possiede il 22 per cento della ricchezza globale. Se il resto della popolazione sta ancora affrontando gli effetti della crisi economica, i miliardari sono tornati agli stessi livelli di benessere degli anni passati. Secondo il Wall Street Journal la spiegazione va cercata nel fatto che mentre le persone normali fanno affidamento soprattutto sul lavoro e sulla casa, due settori che restano in difficoltà, i ricchi puntano invece sui mercati finanziari, che sono allegramente usciti dalla fase più difficile.
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