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Dal 15 giugno arriva Europa 7 HD, la pay TV low cost 02/06/2010

Posted by Antonio Genna in Cinema e TV, Scienza e tecnologia, TV ITA.
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Dopo dodici anni di aule di tribunale, tra TAR, Consiglio di Stato e Commissione di Giustizia Europea, Europa 7 rinasce: a differenza di quanto molti immaginavano, però, non nascerà un nuovo “terzo polo” televisivo che faccia concorrenza a Rai e Mediaset, ma il magro e tardivo risarcimento (le frequenze per il canale 8) sarà trasformato in una nuova pay TV altamente tecnologica e innovativa ad alta definizione, che possa dare fastidio a Sky, Mediaset Premium e Dahlia TV.
La nuova creatura dell’editore Francesco Di Stefano si chiama Europa 7 HD: si tratta di 8 canali pay “ad altissima qualità”, con film blockbuster e grandi eventi in pay per view (di cosa si tratterà è ancora da dimostrare, dato che i diritti di film e sport sono praticamente tutti in possesso degli altri operatori). Per riceverne i programmi è necessario il 7 Box, un decoder appositamente costruito insieme ad aziende leader del settore (tra cui Sony ed Ericsson) che permetterà di ricevere, oltre all’offerta di Europa 7 HD, tutti i canali del digitale terrestre di prima generazione (anche in HD) migliorandone la qualita’ visiva e di risolvere molti dei problemi incontrati dagli utenti nella gestione dei canali.
Il nuovo decoder, in vendita dal 15 giugno nella grande distribuzione ad un prezzo di poco inferiore ai 150 euro (che includerà la smart card e un mese gratuito di ricezione di tutta l’offerta pay), permetterà di ricevere un segnale ad alta qualita’ anche sui vecchi televisori catodici. Ha affermato Di Stefano: “Dopo l’assegnazione del canale 8, abbiamo cercato di capire cosa potevamo farci e ci siamo risposti che potevamo farci ben poco. Un solo canale ci avrebbe permesso di trasmettere solo a macchia di leopardo e di raggiungere al massimo 15 milioni di persone, col risultato che la raccolta pubblicitaria sarebbe stata impossibile. Cosi’ ci siamo messi a studiare le tecnologie disponibili e ci siamo imbattutti in quella formidabile del T2, che permette di avere sul televisore una qualita’ paragobile al Blu Ray con un suono Dolby 5.1 e persino 7.1, praticamente superiore a quella del cinema”.

La neonata pay TV trasmetterà dunque usando lo standard DVB-T2, finora utilizzato soltanto in Gran Bretagna, che permette di incrementare del 30-40% la banda di trasmissione rispetto al DVB-T, con un conseguente incremento del numero di canali nel mux digitale e la possibilità di trasmettere con audio Dolby Digital, ma che richiede l’acquisto di un decoder compatibile.
Ecco le descrizioni diffuse in merito ai nuovi canali.

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Commenti»

1. IRapeYourMind - 02/06/2010

Eventi in PPV, mmmh la UFC non ce l’ha nessuno, un pensierino potrebbero farcelo.

2. Ehivez - 02/06/2010

Interessante. L’amico di D’Alema per “giustificare” anni di battaglie del tutto strumentali partorisce un’offerta del tutto irrealistica – non ci sono i diritti disponibili di niente in Italia per lanciare un’offerta di quel genere, nè di film (FOX, SONY, Paramount/Dreamwork e Disney-Buena Vista sono in esclusiva pay con Sky, Warner ed NBC-Universal sono in esclusiva con Mediaset) nè tantomeno per le serie televisive (le serie televisive, vi rendete conto??!!). A meno che Di Stefano non si metta a produrre lui direttamente i film ehehehehehehhhe!

IRapeYourMind - 02/06/2010

Si potrebbe provare a proporre cinema di qualità, sono tantissimi film indipendenti US o capolavori europei ed asiatici che non hanno una distribuzione da noi che potrebbero venire in qualche modo sfruttati.

Anche per lo sport, da noi oltre al calcio e qualcosina di Basket non vedi, ci sono tantissimi sport da noi considerati minori che potrebbero giovarne, mi viene in mente il campionato NCAA di Basket, un terzo polo per le partite NBA, un secondo per le partite di Basket italiane, per la NFL, NHL, NASCAR,… se si vuole osare c’è la MMA, la boxe, il wrestling.

Per Telefilm si possono prendere i diritti di serie di nicchia o serie vecchie che non si vedono da tempo.

Si può osare proponendo anime in versione integrale.

Volendo di roba “libera” ce n’è, ovvio devi avere i soldi e i mezzi per osare.

Se no andiamo sul sicuro e ci si prende i blockbusters in strareplica, il campionato di calcio del Gabon o La Tata.

Nick84 - 02/06/2010

Ma forse l’unica che ha esclusive è proprio mediaset , sky fino al 2012 sarebbe tenuta a vendere anche ad altri parte dei proprio diritti secondo il vincolo dell’unione europea . E anche adesso non credo possa impedire ad altri di comprare almeno parte dei suoi diritti minori.

Il probelma è trovare diritti che facciano guadagnare spettatori , ad acquistare una 30ina di serie australiane canadesi o inglesi per riempire il palinsesto ci si mette 2 giorni .

Per lo sport non c’è speranza , l’unico che attira pubbico è il calcio , ma tra qualche anno potranno fare ricorso e creare 3 pacchetti calcio per il dtt , si sa che la lega è particolarmente avida.
Senza contare che potrebbero chiedere qualche editore terzo di mandare in onda il proprio canale anche sul digitale terrestre (come ha fatto mediaset) o di farne uno nuovo .

steolo - 24/08/2010

Sono curioso di sapere di cosa sarebbero strumento le battaglie di Di Stefano alla maggioranza degli italiani sconosciute e quindi difficilmente utilizzate per dirottare consensi verso “amici” immaginari (ti ricordo che nel 1999 D’Alema impedi a Di Stefano di utilizzare le frequenze legalmente ottenute e consentì a rete 4 di continuare a trasmettere bell’amico!

3. advanced85 - 02/06/2010

Forse non avete capito che i diritti pay per view per il dtt sono tutti liberi…

Cmq non è che Di Stefano può dire tutte cose false perchè se no la galera nessuno gliela toglie, quindi qualcosa sotto ci deve essere per forza…;)

4. telperion - 02/06/2010

Tv a pagamento con (ancora) un altro decoder?
Successone garantito …

5. Ehivez - 02/06/2010

“sono tantissimi film indipendenti US o capolavori europei ed asiatici che non hanno una distribuzione da noi che potrebbero venire in qualche modo sfruttati” = Certo. Forse ti manca un piccolo tassello. Il cinema “indipendente” arriva sul mercato italiano attraverso distributori “indipendenti” che hanno contratti di ferro con RAI, Mediaset e Sky. Te ne potrei elencare un centinaio, ma mi limito a dirti i principali Raicinema, Medusa, Eagle Pictures che drenano il 95% del cinema indipendente – ove con indipendente intendo il cinema distribuito al di fuori del circuito major FOX, SONY, Paramount/Dreamwork, Disney-Buena Vista, Warner ed NBC-Universal che conosciamo tutti.

Anche per lo sport, da noi oltre al calcio e qualcosina di Basket non vedi, ci sono tantissimi sport da noi considerati minori che potrebbero giovarne, mi viene in mente il campionato NCAA di Basket, un terzo polo per le partite NBA, un secondo per le partite di Basket italiane, per la NFL, NHL, NASCAR,… se si vuole osare c’è la MMA, la boxe, il wrestling = Eeheheeh? Forse non sei abbonato a Sky. Tutto ciò che citi sta in licenza a Sky Sport, il resto è ripartito fra Sportitalia, Eurosport, Raisport 1 & 2….per non citare i minori tipo ESPN etc.

Per Telefilm si possono prendere i diritti di serie di nicchia o serie vecchie che non si vedono da tempo. = Quali? Quelli che stanno su Fox Retro? O quelli i cui diritti pay per view stanno già in licenza a Fastweb in esclusiva da 10 anni?

Si può osare proponendo anime in versione integrale. = Certo. La Yamato video a luglio lancia un canale su Mondo Sky che si chiama Manga.

Volendo di roba “libera” ce n’è, ovvio devi avere i soldi e i mezzi per osare.

Se no andiamo sul sicuro e ci si prende i blockbusters in strareplica, il campionato di calcio del Gabon o La Tata. = Certo. La Tata sta in licenza pay a FOXlife e pay per view a Fastweb.

IRapeYourMind - 02/06/2010

La Bandai non ha contratti con niente, per fare un esempio.

ESPN è un canale che trasmette anche da noi non ha l’esclusiva, infatti la rete non è in Italiano.

Forse i prodotti che non sono nè di FOX retro nè di fastweb?

Non esiste solo la Tamato.

Ho detto la Tata per dire un esempio, troppo difficile arrivarci?

6. Ehivez - 02/06/2010

Altra cosa.

“Forse non avete capito che i diritti pay per view per il dtt sono tutti liberi…”

SCUSA??? I diritti “pay per view” vengono assegnati senza specifica di piattaforma (DTH, DTT etc.). Non esistono diritti “pay per view” per il DTT. Se una piattaforma si compra i diritti pay per view (Fastweb, o Sky per Primafila, o Mediaset per l’on demand) ce li ha lei, punto. Non li danno ad altri.

Fidati, Di Stefano è semplicemente un burlone che non farà assolutamente nulla di quello che dice…..

7. Nick84 - 02/06/2010

Vediamo come andrà , anche se i 150 euro di decoder potrebbero essere un forte deterrente per molti.
I diritti sono un problema ma credo che sganciando grosse somme la cosa si risolva quindi è più un problema di soldi .
Più che altro in futuro mi aspetto qualche canale gratis .

8. Alfredo - 02/06/2010

Perché un altro decoder!! Furbi questi manager

9. Luigi Bruno - 29/06/2010

Di Stefano si è rivelato per quel che era, e non solo, ha sfruttato GRILLO, DI PIETRO, TRAVAGLIO e tutti quelli che come noi non volevano il DUOPOLIO di regime. Anzi mi correggo secondo me DI PIETRO, GRILLO, TRAVAGLIO, sapevano benissimo cosa avrebbe fatto EUROPA 7, forse a loro sarà riservato un bello spazio in prima serata, riciclando SANTORO per TROMBONARE ANCORA BUFALE ANTI TUTTO E NON DIRE LE VERE VERITA’ E PARLARE PRO I CITTADINI ITALIANI. Si è innescata a suo tempo una causa così’ ridicola, costata al cittadino una cifra per la multa comminata per RETE 4 al Ministero delle Comunicazioni. Ora questo pensa di pigliare per il culo chi ?? Caro Di Stefano ero con te, ma non sei altro che un piccolo BERLUSCHINO DEL CAZZO !!!!

steolo - 24/08/2010

Forse non hai seguito la vicenda di Di Stefano che è iniziata nel 1995 quando una sentenza della Corte Costituzionale dichiarò illegittima rete 4 che avrebbe dovuto passsare al digitale entro l’aprile 1996 ossia quattordici anni fà. Di Stefano ha vinto il bando di assegnazionedelle frequenze nel 1999 con il governo del “suo amico” Dalema che gli impedi di trasmettere, malgrado vincitore di concorso, consentendo a Rete 4 di continueare a trasmettere seppure fosse stata giudicata illegittima. La commissione Europea e la Corte di Giustizia Europea hanno dato ragione a Di Stefano così come il Consiglio di Stato italiano però sarà che non guardo molto laq televisione ma non mi è sembrato di vedere il canale Europa 7… Di Stefano è tutt’altro che un “Berluschino del cazzo” ma, a parer mio semplicemente un’imprenditore stanco di essere a capo di un’azienda alla quale viene impedito di oparera dai suoi illeggittimi concorrenti.

steolo - 10/09/2010

Forse non hai seguito la vicenda di Di Stefano che è iniziata nel 1995 quando una sentenza della Corte Costituzionale dichiarò illegittima rete 4 che avrebbe dovuto passsare al digitale entro l’aprile 1996 ossia quattordici anni fà. Di Stefano ha vinto il bando di assegnazionedelle frequenze nel 1999 con il governo del “suo amico” Dalema che gli impedi di trasmettere, malgrado vincitore di concorso, consentendo a Rete 4 di continueare a trasmettere seppure fosse stata giudicata illegittima. La commissione Europea e la Corte di Giustizia Europea hanno dato ragione a Di Stefano così come il Consiglio di Stato italiano però sarà che non guardo molto laq televisione ma non mi è sembrato di vedere il canale Europa 7… Di Stefano è tutt’altro che un “Berluschino del cazzo” ma, a parer mio semplicemente un’imprenditore stanco di essere a capo di un’azienda alla quale viene impedito di oparera dai suoi illeggittimi concorrenti.


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